Cernusco, interrogazione della minoranza sull’educativa scolastica

Tempo di lettura: 3 minuti
Un passo avanti, insieme!

Il documento della minoranza si inserisce nel dibattito scatenato a seguito del cambio di affidatario dei servizi educativi scolastici

Upai chiede di conoscere qual è la situazione vissuta nelle scuole cernuschesi e in generale nel Meratese

CERNUSCO – Sapere qual è la situazione delle scuole cernuschesi e ricevere una panoramica più generale sui plessi del Meratese alla luce del cambio in corso d’anno (a seguito di regolare procedura d’appalto effettuata da Retesalute) dell’affidamento dei servizi educativi scolastici. E’ la richiesta avanzata all’amministrazione comunale e nello specifico all’assessore ai Servizi sociali Renata Valagussa dal gruppo di minoranza Upai con un’interrogazione da discutere nel corso del prossimo consiglio comunale.

Renata Valagussa
L’assessore Renata Valagussa

Un documento che si inserisce quindi nell’ampio dibattito scaturito a seguito del bando, promosso dall’azienda speciale, per il conferimento del servizio di educativa scolastica a cui non ha partecipato l’ormai ex affidatario, riconducibile a Consolida che, con una nota firmata Confcooperative dell’Adda, ha spiegato i motivi della mancata partecipazione. Ora il passaggio di consegne ai nuovi affidatari, la cooperativa Animazione Valdocco, sta creando qualche preoccupazione e timore tra tutte le persone coinvolte, tra le famiglie, gli educatori e i bambini a cui il servizio è rivolto.

Da qui anche la richiesta di chiarimenti avanzata dal gruppo di minoranza guidato da Gabriele Gavazzi che ha chiesto anche di essere messo al corrente dei “risultati dei lavori del gruppo di studio” formato nel febbraio 2022 (con all’interno proprio la vice sindaco Valagussa) e “delle linee di indirizzo che il Comune di Cernusco Lombardone intende promuovere o condividere all’interno dell’assemblea dei soci in merito al modello di welfare territoriale che si intende adottare e degli interventi politici, organizzativi e gestionali che s’intendono mettere in atto per consentire all’azienda Retesalute una ripresa concreta e duratura, sia dal punto di vista economico ma, soprattutto, sotto il profilo della qualità e della continuità dei servizi offerti”.

Le richieste sul Dopo di noi

Nell’interrogazione infine, viene toccato anche l’argomento del Dopo di noi, chiedendo di conoscere “l’entità dei fondi destinati e dei progetti realizzati dall’ambito meratese in relazione all’applicazione della legge 112/2016 denominata “Dopo di noi” che si propone di promuovere il benessere, l’inclusione sociale e l’autonomia delle persone con disabilità consentendo loro di vivere, anche quando i genitori non possono più prestare assistenza, in contesti il più possibile simile alla casa familiare, evitando l’attuale frequente ricorso alle strutture sanitarie”. Nello specifico si chiede di conoscere quante famiglie sono state contattate, quante richieste sono state ricevute e quante ne sono state accolte.