Merate al lavoro per il Pgt: una sessantina le istanze presentate

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Ieri sera in commissione territorio l’analisi del documento della Vas, la valutazione ambientale strategica

“L’obiettivo è il consumo zero di territorio con la salvaguardia delle zone verdi a nord della città”

MERATE – Un Pgt a consumo zero di territorio (o quasi) che preservi le zone verdi a nord della città. E’ l’obiettivo della variante al piano di governo del territorio che l’amministrazione comunale intende varare entro la fine del mandato amministrativo (primavera 2024). Ieri sera, giovedì, la commissione territorio si è riunita per l’illustrazione della Vas, la valutazione ambientale strategica. Presente in aula l’architetto Silvano Molinetti, estensore del Pgt in vigore.

L’architetto Silvano Molinetti

A introdurre la discussione il vice sindaco, con delega all’Urbanistica Giuseppe Procopio: “Anche a livello regionale le indicazioni sono quelle di procedere con il consumo zero di territorio e porteremo avanti questa scelta sia perché ci crediamo sia perché a Merate è stato già urbanizzato molto nei decenni passati”.

Una sessantina le istanze presentate dai cittadini che l’amministrazione comunale, insieme al progettista, dovrà vagliare per accogliere o respingerle, anche parzialmente. Qualora venissero accolte tutte, Merate si troverebbe con un incremento del consumo di suolo pari a 68mila metri quadrati e 215 ipotetici residenti in più. Molinetti ha poi illustrato i principi cardine della legge 31 che impone una riduzione del consumo di suolo negli ambiti di trasformazione, fissata per Merate nel 22% (percentuale stabilita dalla Provincia) e introduce il concetto del bilancio ecologico del suolo che deve essere pari a zero. Nella minuziosa analisi del professionista, ha trovato spazio anche una fotografia sulla popolazione meratese, da anni “stabile” sotto i 15mila abitanti grazie al saldo migratorio positivo.

“Il saldo naturale fa invece registrare da anni un pesante negativo, acuito, come un po’ ovunque, nel 2020, l’anno del Covid”. Nel Pgt in elaborazione si darà risalto e attenzione agli immobili del centro storico, il cui recupero è spesso compromesso da vincoli e norme restrittive e vincolanti per i privati. “Abbiamo provato a conteggiare quanti sono i vani liberi in centro, ma è un numero difficile da reperire e di fatto inesatto”. Molinetti ha caldeggiato l’importanza di intervenire sul recupero del centro storico per contrastare il decadimento e ridare vitalità al cuore della città, anche a livello commerciale: “Il centro non può finire per essere l’ambito degli extracomunitari e lo dico senza alcuna valenza negativa”.

Molinetti ha poi ribadito l’importanza del corridoio ecologico di collegamento tra il Parco del Curone e il Parco Adda Nord, evidenziando come, soprattutto dopo il periodo pandemico, sia aumentata la richiesta di fruizione di aree verdi e non urbanizzate. Una domanda in crescita che rende sempre più evidente la mancanza a Merate di adeguate strutture ricettive, su cui il nuovo Pgt intende lavorare per intercettare la domanda di turismo di prossimità e le esigenze lavorative. Molto bisognerà anche fare sul tema della mobilità dolce.