Salario minimo: 5 Stelle in piazza a Merate per la raccolta firme

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Gazebo sabato 30 settembre e il 7 ottobre in piazza Prinetti

Le firme raccolte serviranno a sostenere la proposta di legge sul salario minimo

MERATE – Salario minimo: anche a Merate sarà possibile firmare la petizione per sostenere la proposta di legge portata avanti dal Movimento 5 Stelle. Gli attivisti saranno presenti in piazza Prinetti sabato 30 settembre e sabato 7 ottobre dalle 9.30 alle 12.30 per permettere a tutti i cittadini di sostenere, attraverso la propria firma, il salario minimo legale.

“È una misura di dignità per la quale il Movimento 5 Stelle si batte da 10 anni – spiegano i promotori -. Nei mesi scorsi siamo riusciti a convincere anche le altre forze di opposizione della sua necessità e urgenza, e insieme a loro abbiamo presentato una proposta di legge alla Camera a prima firma del presidente Giuseppe Conte”.

Due i capisaldi della proposta, come evidenziato dallo stesso Movimento 5 Stelle: “Il primo è riconoscere al lavoratore di ogni settore economico un trattamento economico complessivo (che include anche il trattamento economico minimo) non inferiore a quello previsto dai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni sindacali e datoriali comparativamente più rappresentative a livello nazionale in vigore nel settore in cui opera l’azienda. Il secondo è introdurre una soglia minima inderogabile di 9 euro all’ora: significa che se in un contratto collettivo il minimo tabellare è fissato a 11 euro lordi l’ora, questo resterà tale; laddove, invece, un contratto preveda una paga oraria di 6 o 7 euro, essa sarà alzata a 9 euro”.

I rappresentanti del Movimento 5 Stelle sottolineano come il salario minimo legale “esiste già in 22 Paesi europei su 27, dove ha contribuito a far aumentare gli stipendi di chi veniva pagato di meno. La nostra Costituzione, all’art. 36, parla chiaro: “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa””.