LECCO – Riceviamo e pubblichiamo la lettera del capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale a Lecco riguardo alla situazione del campo di accoglienza allestito al Bione e il fatto denunciato dall’ex assessore Ivano Donato.
“Un episodio sgradevole e increscioso non può essere preso a simbolo strumentale di una questione che ha ben altre implicazioni e che oscilla tra il dramma e lo scontro sociale.
Va da sé che il provocatore s’iscrive all’umanità varia becera e disgustosa, ma non ne farei una questione di colore e di razza. Semmai è un’ulteriore avvisaglia che ci vogliono cautele e tutele perché dal gesto non si passi all’azione inconsulta spesso foriera di epiloghi tragici.
La questione in gioco è ben più profonda e chiama in causa il rapporto tra accoglienza e contenimento.
Di questo si deve discutere e soprattutto per questo si devono trovare soluzioni concrete e immediate.
Ciascuno è bene che interpreti il proprio ruolo perché c’è differenza tra un’omelia e un comizio, ma è sempre pericoloso se la Chiesa scende in campo seguendo o inseguendo le categorie della politica.
Che succederebbe della nostra precaria democrazia se avvenisse il contrario?
La dimensione del problema, come si sa, è mondiale e non c’è ricetta di una singola nazione che possa prescrivere un farmaco efficace per tutti.
Lecco è messa a dura prova con ferrhotel e la tendopoli del Bione: si è toccato con mano l’impatto con un disagio reale, non percepito e tanto meno mediatico.
Anche la solidarietà più generosa non può far nulla se l’onda si trasforma in uno tsunami e rischia di travolgere ogni differenza culturale, religiosa e civile.
La Lega Nord non ci sta a far la cattiva della favola, anche perché quella la lasciamo raccontare agli altri, noi preferiamo guardare in faccia la realtà e provare a risolvere i problemi in sintonia con i sentimenti della gente comune”.
Cinzia Bettega