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ARCORE – Un comunicato firmato “I veri forzisti” e una foto in cui campeggia un enorme striscione srotolato questa mattina, domenica, davanti a villa San Martino, dimora di Silvio Berlusconi ad Arcore. “Basta Brambilla ridateci Lecco”, queste le parole lapidarie riportate sul grande striscione.
Un’azione clamorosa che, nonostante non sia stata “griffata” con nome e cognome da nessuno dei “veri forzisti” non può passare di certo inosservata e che segue a pochi giorni dalla lettera firmata da dai forzisti: Giulia Panzeri, Paolo Salvioni e Christian My nella quale hanno chiesto espressamente la dimissioni del commissario provinciale del partito Michela Vittoria Brambilla (vedi articolo).
“La dirigenza attuale di Forza Italia a Lecco e il commissario Michela Vittoria Brambilla hanno portato in provincia a una totale disfatta, non solo nel capoluogo, ma anche in tutti gli altri comuni al voto. A Ballabio e a La Valletta Forza Italia era assente, a Mandello e a Calco è uscita ancora una volta sconfitta. Ma di questo nessuno parla. Tutto tace – si legge nella nota stampa diramata questa mattina insieme alla fotografia – Nessun segnale di autocritica da parte dei membri del partito, ma solo grandi festeggiamenti di vittoria, ma quale vittoria? Ecco perché questa mattina ci siamo riuniti tutti ad Arcore, per far conoscere al presidente la verità, perché siamo stanchi di tutte queste falsità, di tutta questa incapacità politica che ha mosso i dirigenti di partito, nominati ancora una volta dall’alto. Nostro obiettivo, quindi, è la rinascita anche a Lecco di un partito vero, non solo rappresentativo di se stesso, che sia inclusivo e non esclusivo, che ascolti anzitutto la base, i tanti militanti che lavorano e hanno lavorato per il bene del partito da mesi, anni, con una dirigenza capace e super partes. E allora basta: basta a questa Forza Brambilla lecchese!”.
Dichiarazioni forti accompagnate da un’azione di protesta decisa che chiama il presidente Berlusconi quanto meno ad una risposta a coloro che questa mattina si sono presentati sull’ “uscio di casa”.
