LECCO- “L’obiettivo, anche per il 2014, è stato quello di organizzare un bilancio che, rispettando equilibri contabili e patto di stabilità, fosse sostenibile per la città e non penalizzasse le fasce di popolazione più deboli, con un contenimento delle spese molto rigoroso ma non dissennato”.
L’assessore Elisa Corti ha presentato così, lunedì sera in Comune, il bilancio preventivo che fissa entrate e uscite delle casse comunali per l’anno in corso: tasse ma anche ripartizioni delle spese e soprattutto, in su questa voce, le disponibilità che il Comune potrà gestire ed investire in opere e servizi.
Sui tributi qualcosa è già emerso nelle scorse settimane, nell’approvazione delle tasse sulla casa: si arriva ad un ammontare di circa 5 milioni di euro per la TASI (“al di sotto del prelievo che il Comune realizzava con l’IMU sulla prima casa” sottolinea l’assessore) e di 21 milioni per l’IMU che quest’anno non coinvolge le prime abitazioni e che cresce di 3 milioni di euro rispetto allo scorso anno, anche se sugli stessi immobili non si pagherà la TASI; di questi 21 milioni, però, solo 15 resteranno a Lecco ed i restanti 6 milioni andranno ad alimentare il fondo nazionale di solidarietà.
Si parla invece di 7,2 milioni per la TARI, che dovrà coprire il costo del servizio di raccolta rifiuti; è previsto “un minor prelievo di oltre un milione di euro – annuncia l’assessore Corti – soprattutto grazie all’eliminazione dell’addizionale statale” che lo scorso anno abbiamo pagato nella rata di dicembre.
“Nella definizione delle aliquote – ha proseguito l’assessore – abbiamo messo in atto alcuni correttivi a favore delle fasce più deboli che saranno migliorabili dopo la sperimentazione di quest’anno, se queste imposte troveranno stabilità”.

Non si potrà fare affidamento sui trasferimenti statali, circa 317 mila euro per il 2014, “il minimo storico” se pensiamo che nel 2010 si attestavano a 12,6 milioni di euro.
Così per affrontare le spese correnti, quest’anno stimate intorno ai 58,5 milioni di euro, si ricorrerà anche al risparmio su alcuni importanti appalti (mense scolastiche, raccolta rifiuti) e nella gestione di alcuni servizi (teatro, istituti musicali, CRES).
Circa 2 milioni di euro saranno stanziati per le manutenzioni ordinarie da qui al 2016. Raggiungono invece i 18 milioni i fondi previsti per investimenti in conto capitale per nuove opere o manutenzioni straordinarie. Già si prevedono 6,2 milioni di pagamenti alle imprese e fornitori, che per i prossimi due anni, almeno per quanto riguarda opere già partite o in procinto di essere realizzate, dovranno però essere garantiti dai proventi delle alienazioni dei beni pubblici.
Nonostante i tagli statali, il Comune è riuscito a non incrementare i propri debiti: un “trend virtuoso” come lo ha definito l’assessore Corti, con un indebitamento fermo ai 4 milioni annui “a fronte della progressiva estinzione dei mutui esistenti e della non accensione di nuovi”. Il bilancio previsionale verrà affrontato nelle prossime settimane nelle sedute consigliari e dovrà essere presto approvato.

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