Teleriscaldamento: Silea non convince la Lega Nord, attacca il PD

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tour termovalorizzatore silea (7)

VALMADRERA – “Mauro Colombo ha esagerato indicando in 10 anni il periodo di mia appartenenza al Comitato Ristretto di SILEA. Forse mi ha scambiato con altra persona, visto che in qualità di Sindaco di Calolziocorte sono diventato componente di quel Comitato il 22 ottobre 2010, rimanendone membro poco meno di 2 anni e mezzo (a marzo 2013 dopo l’elezione a Senatore ho optato per lasciare quella di Sindaco). Dunque del Comitato non ne facevo parte nel 2008 quando lo stesso ha commissionato al Politecnico lo studio di fattibilità per il progetto di teleriscaldamento (TLR)”.

Lo dichiara il senatore Paolo Arrigoni,  in risposta sul tema del teleriscaldamento alla replica dell’amministratore unico di Silea, società che gestisce l’inceneritore di Valmadrera.

“Fatta questa doverosa precisazione, essendo Silea una società “In House” soggetta al controllo analogo, ribadiamo che sussistono palesi vizi di forma nel corso del procedimento amministrativo del TLR. Per l’oneroso affidamento dei servizi di progettazione definitiva, D.L., coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione lavori attraverso l’installazione di nuova turbina e la realizzazione di una centrale finalizzata alla nuova rete di teleriscaldamento, la cui gara è stata esitata ed aggiudicata da SILEA il 2 settembre 2015, i Consigli Comunali non si sono preventivamente espressi con atto di indirizzo, e ciò é stato anche riconosciuto dalla stessa Assemblea consiliare di Lecco!” prosegue il parlamentare lecchese.

Paolo Arrigoni e Flavio Nogara
Paolo Arrigoni e Flavio Nogara

Non contestiamo la scelta lungimirante del passato di realizzare nel lecchese un termovalorizzatore in ossequio al principio dell’autonomia provinciale nella gestione del ciclo dei rifiuti –  interviene Flavio Nogara, segretario provinciale della LegaNord, che aggiunge –  Oggi, però, dopo tanti anni, lo scenario è profondamente cambiato: gli obiettivi dell’Economia Circolare che accelerano l’aumento della raccolta differenziata, le imprescindibili necessità di tutela ambientale e della salute delle popolazioni, la sovraccapacità di incenerimento complessiva degli impianti in Regione Lombardia (580mila tonnellate/anno) e, soprattutto, le conseguenze dell’art. 35 dello Sblocca Italia che fanno diventare l’impianto di Valmadrera strategico a livello nazionale, sono nuove condizioni che da un lato devono preoccupare e dall’altro far seriamente riflettere e portare ad una posizione contraria, come quella della Lega Nord, al progetto di TLR alimentato con calore proveniente dall’incenerimento dei rifiuti, che darebbe il via libera all’arrivo per anni a Valmadrera di rifiuti provenienti da ogni dove, con l’incertezza sulla qualità spesso non garantita del rifiuto conferito, con un potenziale livello di inquinamento diretto e indiretto inimmaginabile, anche quello dei camion di trasporto del pattume”.

“Infine, sulla indagine epidemiologica sappiamo che è stata commissionata all’Università di Torino, ma appunto perché per accertare la sussistenza o meno della correlazione tra l’inquinamento e alcune patologie sui residenti, anche tumorali, serve una tempistica di qualche anno, abbiamo specificato che nessuna iniziativa come il TLR deve concretizzarsi prima dell’esito concreto dello stesso studio” concludono Arrigoni e Nogara.

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LA RISPOSTA DI FRAGOMELI (PD)

“Anche sulle questioni del teleriscaldamento e del termovalorizzatore di Valmadrera, la propensione, ormai abituale, degli esponenti locali della Lega a rincorrere gli umori del momento, saltando di palo in frasca a seconda della convenienza politica e della possibilità di recuperare qualche voto è, a dir poco, imbarazzante”.

Gian Mario Fragomeli, deputato lecchese del Partito Democratico, commenta così la vicenda che ha visto la Lega Nord dirsi favorevole alla chiusura dell’impianto di termovalorizzazione di Valmadrera, gestito sin dal 1995 da Silea Spa.

Spiega Fragomeli: “È sorprendente l’incoerenza dimostrata da un politico esperto quale è il senatore Arrigoni. Dopo essere stato Sindaco di Calolziocorte e, al contempo, membro del “Comitato ristretto” proprio di Silea Spa, ora cambia repentinamente idea circa le buone politiche, in materia di gestione dei rifiuti solidi urbani, portate avanti per anni dagli amministratori del Nord Italia e da quelli lecchesi in particolare”.

“È noto come, attualmente, la Lega guardi sempre più avidamente a Sud – Arrigoni, da parte sua, sta lavorando in Abruzzo per fare spazio alla “calata” di Salvini,  tuttavia, dopo anni passati a lanciare strali contro il Meridione e la sua cattiva gestione dei rifiuti, è inconcepibile che ora, proprio la Lega, voglia disconoscere i meriti degli amministratori lecchesi dicendosi favorevole addirittura alla chiusura del forno di Valmadrera. Questa loro necessità di espandersi a Sud gli ha fatto forse dimenticare le capacità e i meriti del Nord e dei suoi amministratori, grazie ai quali, al contrario di altre regioni italiane, non abbiamo mai avuto casi di emergenza-rifiuti?”.

“È pur vero .  conclude il deputato lecchese – che la Lega ha spesso dimostrato di avere la memoria corta: vorrei quindi che Arrigoni ricordasse che la virtuosità dei Comuni del Nord in tema di rifiuti è figlia della lungimiranza dei suoi amministratori, i quali hanno saputo mettere in atto, per tempo, una politica accorta in materia di raccolta differenziata, recupero e smaltimento dei rifiuti. Una “dimenticanza”, quella del senatore leghista, resa ancora più sorprendente dal fatto che, tra i tanti amministratori impegnati in questo senso, figuravano anche diversi sindaci col fazzolettino verde nel taschino”.