Green News. Rifiuti elettrici ed elettronici, dove buttarli?

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RUBRICA – Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, dove buttarli?

Parlando di raccolta differenziata si pensa immediatamente a dove buttare i materiali più comuni con cui abbiamo a che fare: plastica, carta, vetro, alluminio e l’umido. Mentre nella nostra vita quotidiana utilizziamo anche frequentemente oggetti – ad esempio, per comunicare (telefoni), divertirci (videogiochi), cucinare (macchine per il caffè, frullatori), prenderci cura di noi stessi e della nostra casa (elettrodomestici), etc – che vengono definiti dalla normativa come Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE).
rifiuti_elettroniciQuando questi AEE diventano obsoleti o si rompono e quindi vogliamo disfarcene anch’essi devono essere correttamente differenziati per permettere il riutilizzo dell’apparecchiatura o dei suoi componenti e il recupero dei materiali contenuti. Alcune tipologie di AEE, ad esempio le lampadine fluorescenti, possono contenere inoltre elementi pericolosi per la salute dell’uomo e la tutela dell’ambiente ed è quindi molto importante che questi vengano correttamente smaltiti e non finiscano nella frazione indifferenziata dei rifiuti urbani.

La questione in Italia è regolata dal D.Lgs 14 marzo 2014, n. 49 “Attuazione della direttiva 2012/19/UE sui Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE)”, il quale prevede che i distributori (chi rende disponibile un’AEE sul mercato, quindi i rivenditori) al momento della fornitura di una nuova apparecchiatura elettrica ed elettronica destinata ad un nucleo domestico, ritirino gratuitamente, in ragione di uno contro uno, la vecchia apparecchiatura usata equivalente a quella comprata.

Tale possibilità deve essere assicurata anche da chi fornisce un AEE sul territorio nazionale mediante tecniche di comunicazione a distanza (televendite, internet) informando i consumatori sulla gratuità del ritiro con modalità chiare e di immediata percezione.

Anche i Comuni devono prevedere dei sistemi di raccolta differenziata dei RAEE provenienti dai nuclei domestici (centri di raccolta), al fine di permettere, ai propri cittadini, di conferire gratuitamente i RAEE prodotti nel territorio di competenza. Il conferimento di rifiuti prodotti in altri Comuni è consentito solo previa sottoscrizione di apposita convenzione con il Comune di destinazione. Detta convenzione è obbligatoria per i Comuni che non abbiano allestito un centro di raccolta idoneo a ricevere i RAEE nel proprio territorio.

E’ prevista poi una modalità di conferimento particolare per le AEE di piccolissime dimensioni (inferiori ai 25 cm) provenienti dai nuclei domestici. E’ possibile infatti consegnare gratuitamente questi rifiuti, senza l’obbligo di acquisto di un’apparecchiatura equivalente nuova (1 contro 0) ai distributori che possiedono una superficie di vendita al dettaglio superiore ai 400mq. I distributori più piccoli invece possono ritirarli volontariamente, ma non sono obbligati per legge.

Per finanziare le operazioni di ritiro e di trasporto dei RAEE domestici conferiti nei centri di raccolta sopraccitati, nonché le operazioni di trattamento, di recupero e di smaltimento ambientalmente compatibile viene aggiunto al prezzo di vendita di ogni nuova apparecchiatura un contributo RAEE, solitamente indicato separatamente in fattura. Tale contributo non rappresenta un elemento di guadagno né per i produttori né per i punti vendita, ma genera le risorse necessarie a garantire il corretto recupero o trattamento del prodotto acquistato al termine della sua vita utile.

raeInfine, per assicurare chi i RAEE non vengano smaltiti come rifiuti urbani misti e per facilitarne la raccolta differenziata, sugli stessi viene apposto un apposito simbolo, raffigurato a lato. Questo simbolo, costituito da un bidone della spazzatura barrato e una banda piena orizzontale sottostante, è riportato sulla superficie dell’AEE, o su una superficie visibile dopo la rimozione di un coperchio o di una componente. L’unione del simbolo (bidone e barra) deve avere una altezza minima di 7 mm, mentre l’altezza della barra deve essere superiore a 1 mm. La barra non deve contenere alcun tipo di testo. Qualora non sia possibile, a causa delle dimensioni o della funzione del prodotto, apporre il simbolo sull’apparecchiatura, questo deve essere obbligatoriamente riportato sull’imballaggio o sul libretto delle istruzioni d’uso.

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Dottor Federico Pagani
Mail: fede.pagani.cell@gmail.com
Mobile: cell 333 72 95 424.

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