Il Farmacista risponde. “Dormito bene?”

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Dottoressa Marta Braguti

RUBRICA – Aprile dolce dormire? Per molte persone è davvero così, con il cambio di stagione stanchezza e sonnolenza si fanno sentire. Il periodo più delicato è proprio l’inizio della primavera in cui si ha un significativo cambio climatico associato ad un allungamento delle ore di luce. Questa sensazione di astenia ha una durata variabile da qualche giorno a qualche settimana. Si è portati a dormire di più e paradossalmente più riposiamo e più ci sentiamo svogliati e privi di forze.

Per un’altra fetta della popolazione però il problema dell’insonnia, già presente tutto l’anno, si acutizza in questo periodo associandosi ad irritabilità, difficoltà nella vita di relazione, incubi notturni, nervosismo, stanchezza, ansia e stress.

Prima di iniziare con un approccio farmacologico con farmaci che alla lunga possono dare tolleranza e dipendenza psicologica, inducendo un sonno che però non è completamente fisiologico e una marcata sedazione durante il giorno, una scarsa capacità di memorizzazione e astenia, sarebbe opportuno e interessante tentare un approccio naturale efficace.

Dalla natura ci vengono in aiuto varie piante che di solito troviamo in miscele naturali all’interno dei più svariati integratori. Ve ne descrivo qualcuna: l’escolzia riduce la reattività delle cellule della corteccia cerebrale e la trasmissione degli impulsi nervosi, stimola i centri del sonno riducendo il tempo di addormentamento e inducendo un buon rilassamento; la passiflora induce un sonno molto vicino a quello fisiologico senza risvegli notturni e senza produrre senso di intorpidimento mattutino, effetti narcotici o assuefazione. Il biancospino ha una buona attività rilassante e regola il ritmo cardiaco, la valeriana e il tiglio hanno ottime proprietà sedative sul sistema nervoso e migliorano la qualità del sonno.

Un altro approccio importante è quello dell’utilizzo della melatonina; questa sostanza è presente in tutti gli organismi ed ha un ruolo importante nella regolazione dei bioritmi corporei, come il ritmo sonno-veglia. Viene prodotta dalla ghiandola pineale quando il sole tramonta e la luce viene a mancare, ed ha proprio la funzione di indurre il sonno. E’ particolarmente indicata nei casi di insonnia non grave ed in soggetti anziani: solitamente infatti, in questi pazienti la ghiandola pineale non riesce più a produrre una quantità di melatonina sufficiente a favorire il riposo. In tal caso è sufficiente fornire la stessa sostanza in un integratore per risolvere il problema.

La melatonina può servire anche a chi ha alterato, per qualche motivo, i ritmi del sonno: per esempio a chi lavora di notte e di giorno non riesce ad addormentarsi oppure a chi è sottoposto a cambiamenti di fuso orario (jet-lag). La melatonina va assunta un’ora prima di mettersi a letto. Agisce dolcemente, inducendo un sonno naturale, e non lascia nessuno stato di sonnolenza il mattino dopo, perché viene metabolizzata in poche ore. Inoltre la melatonina ha un’interessante azione anti-ossidante riducendo i radicali liberi e rallentando l’invecchiamento generale dell’organismo.

Il magnesio è un minerale importante nell’organismo per la sua azione miorillassante. Viene usato in casi di insonnia con agitazione psicomotoria dovuta a stress e per questo motivo lo si ritrova in molti integratori che favoriscono il buon riposo insieme alla vitamina B6 che combatte gli spasmi muscolari notturni e i crampi alle gambe.

Vi lascio un ultimo accenno su due sostanze magari meno conosciute ma anch’esse efficaci. Il triptofano è un aminoacido essenziale precursore della serotonina e della melatonina. Viene considerato uno stabilizzatore dell’umore e utilizzato come integratore con funzione antidepressiva e come sostanza contro l’insonnia. L’effetto calmante che provoca l’aumento della serotonina e la produzione di melatonina fanno si che il triptofano venga usato efficacemente anche contro l’insonnia.

L’inositolo invece è uno zucchero a rapido assorbimento, usato per migliorare stati nervosi e depressivi in quanto induce il cervello a produrre più serotonina. Migliora anche la memoria e la prontezza mentale.
Ogni problema può avere la sua soluzione specifica. La natura ci offre numerosi principi vegetali per affrontare stress, ansia, depressione e notti in bianco. Affidatevi al consiglio del vostro farmacista per trovare il rimedio più adatto alla vostra situazione!

Dottoressa Marta Braguti

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