Libri. “Ferite profonde” di Nele Neuhaus

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La scrittrice tedesca emersa con Biancaneve deve morire torna in libreria con un nuovo romanzo.
Ferite Profonde è una storia avvincente, densa di colpi di scena ed emozionante come lo era la precedente.
La Neuhaus è riuscita a sviluppare una trama che mescola gli aspetti privati dei segreti di una famiglia ai misteri della Storia e alle intricate vicende della Germania ai tempi del Terzo Reich. Una sorta di crimini dai risvolti storici in cui i protagonisti, il commissario capo Oliver von Bodenstein e la collega Pia Kirchhoff, dovranno affrontare un viaggio nel passato per riportare alla luce una verità sepolta da tempo.
Pur nel gran numero di cadaveri, indizi, nomi di personaggi, sigle e località, la Neuhaus riesce a mantenere il lettore avvinto da una trama tutt’altro che banale, infarcita di numerosi colpi di scena.
La gelosia, l’amore, l’odio, il potere e la vendetta sono rappresentati in tutte le loro sfumature più tragiche, con l’ideologia nazista relegata a cupo sottofondo narrativo.
La meticolosa ricostruzione storica, il dettaglio della psicologia dei due investigatori e il tragico epilogo sono i tasselli più pregevoli di questa analisi dei danni provocati dall’odio dei singoli, in un periodo di grande odio collettivo o, per meglio dire, sugli effetti della fusione delle ragioni dell’amore e dell’odio che risultano essere portatori di morte, quando sono alimentati da rancore mai sopito.

 

 

Titolo originale: Tiefe Wunden
Editore: Giano (collana I libri della civetta)
Pagine: 415
Prezzo: 13,90 €
Trama.
David Goldberg, costretto a lasciare la Germania per salvare la pelle nel 1945, dopo sessant’anni trascorsi negli Stati Uniti, a novantadue anni è tornato nel suo paese. Un ritorno fatale. Poiché David Josua Goldberg, esponente di spicco della comunità ebraica americana, uomo influente che si è prodigato per ripristinare i rapporti tra la Bundesrepublik e Israele dopo la guerra, è stato ritrovato cadavere nel suo appartamento di Kelkheim.
Il commissario capo Oliver von Bodenstein e la sua collega Pia Kirchhoff iniziano ad indagare scoprendo, cosìdelle cifre tracciate col sangue sullo specchio: 1-6-1-4-5. È sconcertante un elemento che l’autopsia rivela: sul lato interno del braccio sinistro, venti centimetri sopra il gomito, Goldberg presenta il tatuaggio tipico delle SS. Com’è possibile trovare un ebreo con un tatuaggio nazista?
La situazione si complica rapidamente. Nel giro di pochi giorni vengono uccise altre due persone: un uomo di ottantasei anni e una donna di ottantotto, entrambi «giustiziati» con un colpo alla testa esploso da una vecchia pistola risalente alla seconda guerra mondiale.
A legare le vittime, oltre all’età avanzata e al misterioso numero 16145, è anche il fatto che tutte e tre fossero state invitate all’ottantacinquesimo compleanno di Vera Kaltensee, una ricca vedova della zona che vive insieme con l’ambiguo figlio Elard. Cosa c’entra un’abbiente signora con simili efferati delitti? E che parte ha nella vicenda lo sfuggente Elard? Per rispondere a queste domande e catturare un serial killer la cui fama oltrepassa ormai i monti del Taunus, Bodenstein e la sua squadra dovranno lavorare senza sosta e scavare a fondo nel passato, fino a imbattersi in un oscuro evento della Prussia orientale degli anni Quaranta, un evento che continua a lacerare e lasciare ferite profonde.

 

 

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Francesca Numerati