Vannacci a Calolzio: dopo tante polemiche, una serata “tranquilla”

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Calolzio_presentazione_libro_generale_Vannacci

Sia oppositori che sostenitori presenti in numero tutto sommato modesto

Mentre il Generale più famoso d’Italia presentava il suo libro al Monastero del Lavello, all’esterno la contestazione pacifica

CALOLZIOCORTE – Poco più di un centinaio i contestatori fuori dal Monastero, stesso numero di partecipanti alla serata (vista la capienza limitata della sala alcune persone non sono potute entrare) e forze dell’ordine in grande numero: il caso Vannacci a Calolzio si è concluso con un “evento per pochi”.

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Mentre il Generale più famoso d’Italia presentava il suo libro e spiegava le proprie idee in maniera molto pacata, fuori un capannello di manifestanti appartenenti a diverse associazioni del territorio esprimeva, in primis, la contrarietà alla decisione da parte della Fondazione del Lavello di concedere lo spazio andando contro lo statuto della Fondazione stessa (tanti i cartelli con la richiesta di dimissioni da parte del presidente Roberto Monteleone).

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“Abbiamo piene le scatole di questo schifo, al brutto ci si abitua presto ma a noi piacciono le cose belle e Vannacci non è tra queste, ma nemmeno l’associazione culturale Identità Europea o il CdA Fondazione del Lavello – ha detto Daniele Vanoli, ex consigliere comunale calolziese -. Non è credibile che un Cda di fronte ad atti costitutivi che licenzia esso stesso fa un no comment di 12 giorni e non dice nulla sul fatto di aver concesso questa sala a Vannacci”.

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All’interno della sala gremita (alcune persone non hanno potuto entrare), Vannacci, dopo aver ringraziato chi ha reso possibile la presentazione del libro “Il mondo al contrario” a Calolzio (“un grazie al professor Monteleone per la determinazione che ha dimostrato per effettuare questa serata e ringrazio la Fondazione che ha reso possibile questa presentazione”) ha spiegato la genesi del libro e il suo successo.

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“Non avrei mai pensato di diventare famoso per un libro – ha dichiarato -. Mi ero detto che se avessi venduto un migliaio di copie avrei fatto una cena con gli amici. Poi è successo che due persone estremamente lungimiranti, intelligenti e preparate, Matteo Pucciarelli giornalista di Repubblica e Aldo Cazzullo giornalista del Corriere della Sera, hanno fatto uscire due articoli nel quale il primo mi descrive come il mostro di Firenze e il secondo come l’erede di Giulio Cesare. Hanno fatto un’operazione di marketing, pubblicità e promozione che non poteva essere orchestrata in modo migliore e la cosa più paradossale è che io non ho sborsato un centesimo. Il giorno successivo all’apparizione di questi articoli il libro ha cominciato a vendere come se non ci fosse un domani, questa è la storia del suo successo”.

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Tra i volti noti in sala i leghisti Giulio De CapitaniCarlo Malugani ed Elena Zambetti, insieme ai consiglieri calolziesi Luca Caremi (segretario cittadino della Lega), Eleonora Rigamonti e Daniele Butti (referente provinciale della Lega). Presente anche il professor Massimo Tavola (che ha fatto una riflessione sull’instabilità nella società odierna dei punti di riferimento, sul relativismo etico e sul pensiero unico) e il dottor Paolo Gulisano che ha stimolato Vannacci sulla questione no vax: “Sono stato in Paesi dove i vaccini non ci sono e ho visto bambini morire come mosche. Non sono un medico per poter esprimere un giudizio, mi sono vaccinato poiché mi fido della medicina esattamente come mi fido del pilota quando vado in aereo”.

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Tanti gli argomenti toccati dal Generale Vannacci durante una serata tutto sommato tranquilla, nonostante le polemiche della vigilia. Verrebbe da dire, tanto rumore per nulla…