Accordo tra Comune e Provincia per l’opera da 2,5 milioni di euro
“Momento storico, cambierà il modo di muoversi sul lago. Ciclabile strategia per sicurezza dei cittadini e sviluppo di Corenno”. Termine dei lavori nel 2025
DERVIO – Costerà 2,5 milioni di euro, è attesa da decenni e rientra nell’intenzione più ampia di creare un percorso ciclo-turistico su tutto il lago. Si tratta della ciclabile Corenno-Dervio, di cui in consiglio comunale è stata approvata la convenzione tra Provincia di Lecco e Comune, funzionale a realizzarla.
Per la comunità locale l’opera, finanziata per 2 milioni da Regione Lombardia e per 500 mila euro dall’ente derviese, significa anche unire Dervio e Corenno con una strada sicura per pedoni e ciclisti.
Durante il consiglio comunale spiegata la prassi dei lavori dall’assessore Sandro Cariboni e dal sindaco Stefano Cassinelli: “Dopo quasi due anni di incontri e progettazione preliminare con la continua collaborazione della Provincia di Lecco e di Regione Lombardia, ora i primi comuni ad arrivare alla sottoscrizione della convenzione potranno intraprendere la fase della progettazione definitiva che dovrebbe concludersi entro fine del 2023 o i primi mesi del 2024. Dopo questa fase si potrà procedere alle gare di appalto ed entro la fine del 2024 potranno prendere il via i lavori”.
Se il complesso iter burocratico e tecnico non subirà ritardi, l’opera potrà dirsi conclusa entro il 2025.
A Dervio l’intervento sarà particolarmente complesso perché dovrà interfacciarsi con la realizzazione del peduncolo della Superstrada che attraverso una nuova galleria collegherà località Chiari, dove c’è lo svincolo, alla Provinciale 72. “Siamo particolarmente felici per essere arrivati a questo momento storico per il paese. Il collegamento tra Dervio e Corenno – spiega l’Amministrazione comunale – è strategico per la sicurezza dei cittadini e per lo sviluppo di Corenno, anche turisticamente. Ringraziamo Provincia di Lecco e Regione per l’impegno profuso in questo progetto, che cambierà il modo di muoversi lungo il lago”.