Anche a Lecco il presidio di solidarietà davanti alla Cgil dopo l’assalto alla sede di Roma

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Presidio davanti alla camera del lavoro di Lecco dopo l’attacco a Roma

I sindacalisti: “E’ un assalto che ha una chiara matrice squadrista. Bisogna sciogliere Forza Nuova”

LECCO – Presidio questa mattina, domenica, davanti alla Camera del Lavoro di via Besonda per esprimere solidarietà alla Cgil Lecco dopo i gravissimi episodi avvenuti nel pomeriggio di ieri, sabato, a Roma con la manifestazione anti green pass degenerata nell’assalto alla sede nazionale del sindacato da parte di un gruppo che sarebbe riconducibile a Forza Nuova.
Anche a Lecco diverse persone, tra cui il sindaco Mauro Gattinoni, il prefetto Castrese De Rosa e i rappresentanti di Cisl, Uil e Anpi, hanno voluto portare la propria vicinanza ai sindacalisti ribandendo a gran voce e con fermezza la contrarietà a qualsiasi forma di violenza.

Un attacco della chiara matrice squadrista

“Quella di oggi è una prima importante risposta all’attacco vile e violento subito ieri dalla Cgil nella sede nazionale. Un attacco di matrice squadrista con un’identità politica ben precisa che rende attuale il tema dell’antifascismo e dei pericoli che momenti di difficoltà come quello che stiamo vivendo da alcuni mesi possono determinare e portare al nostro paese e alla tenuta democratica del nostro paese” ha sottolineato Marco Brigatti, segretario organizzativo della Cgil Lecco. Senza troppi giri di parole Brigatti ha detto che “è in gioco la libertà di espressione e di organizzazione sindacali” aggiungendo che “chi attacca un’organizzazione sindacale attacca indirettamente il lavoro e l’aspirazione di molti a migliorare la propria condizione di vita”.

Manifestazione il 16 a Roma

Un monito importante chiuso con il richiamo alla manifestazione in programma a Roma sabato 16 ottobre alla presenza del sindacato confederale. Un appuntamento a cui si è riferita anche Francesca Seghezzi, componente della segreteria della Cgil Lecco: “Quello che è accaduto ieri a Roma è di una gravità estrema. Solo qualche settimana fa a Lecco abbiamo festeggiato i 120 anni della Camera del Lavoro. Era accaduto solo nel ventennio fascista che qualcuno attaccasse le nostre sedi che sono la casa delle lavoratrici e dei lavoratori, dei diritti, dei più fragili, dei più deboli”.

“Forza Nuova va sciolta”

Per Seghetti la gravità dei fatti impone una risposta forte: “E’ arrivato il momento di prendere una posizione determinata: le forze che si richiamano al fascismo vanno messe al bando. Bisogna chiudere e sciogliere Forza Nuova. Non è più accettabile assistere a manifestazioni in centro Roma in cui lo slogan è “Riprendiamoco Roma”. Agli inni fascisti il paese non può stare zitto. Questo paese questa cosa l’ha già conosciuta. L’abbiamo combattuta e continueremo a combatterla. Non ci spaventavano allora. Non ci spaventano ora. La Cgil resisterà”.

Parole a cui si è unito il sindaco Gattinoni chiedendo di “darci una regolata tutti. Venerdì sera un consigliere comunale a Lecco invitava a prendere a calci le porte delle istituzioni per ottenere certi risultati per questa città. Se l’ha detto, l’ha pensato e qualcuno il giorno dopo l’ha fatto. Non c’è chiaramente una correlazione logica e consequenziale tra i due fatti, ma capiamo il fenomeno”.