Anche a Lecco le proteste in piazza contro il Green Pass

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Un centinaio in piazza Cermenati contro l’introduzione del Gren Pass

I manifestanti: “Non vogliamo essere cavie, né ghettizzati perché non vaccinati”

LECCO – Al grido di “Libertà, libertà!” anche a Lecco si sono radunati gli anti-Green Pass: in maniera spontanea dopo un annuncio qualche ora prima sui social, in piazza Cermenati si sono ritrovate oltre un centinaio di persone per manifestare contro le misure introdotte dal Governo che obbligano al certificato verde per accedere a molti luoghi della socialità.

Bar e ristoranti al chiuso, palestre e piscine, eventi pubblici e musei, dal 6 agosto si entrerà solo se vaccinati o con tampone negativo.

Una scelta che ha sollevato la discussione nell’opinione pubblica e rilanciato le proteste del fronte contrario all’obbligo vaccinale che sabato ha effettuato diversi presidi in tutta Italia. in quello che è stato ribattezzato il “No Green Pass Day”.

“Dobbiamo essere tutti liberi di scegliere se vaccinarci o meno, ognuno di noi deve essere  libero di entrare e uscire da un bar o da una palestra, a questa ghettizzazione non ci stiamo” ha esordito Paolo Negri, ‘non l’organizzatore’ come ha detto lo stesso, ma uno dei protagonisti del pomeriggio in piazza.

“Cercheremo di organizzarci – ha aggiunto – di creare un gruppo sui social, non finisce qui. Dobbiamo trovarci una volta alla settimana”.

Altri dopo di lui hanno preso parola ai piedi del monumento dedicato a Mario Cermenati, sotto lo sguardo marmoreo del politico e accademico di storia naturale.

Ringraziamo i media mainstream che sono qui per dire che qui ci sono i ‘no vax’, la gente di estrema destra e i complottisti, come sempre vendete menzogne – una manifestante ha attaccato così la stampa presente  – la ‘no vax’ in questione i vaccini li ha fatti tutti fino ad oggi, ma siamo in uno stato di diritto e in quanto tale, se non voglio essere una cavia ho il diritto di non esserlo. Spegnete la tv e vedrete che il virus non c’è più, lo cureremo come una normale influenza” .

Tra gli interventi in piazza è stato citato l’ex ministro Beatrice Lorenzin e l’obbligo ai vaccini per l’infanzia introdotto nel 2017. Fischi anche per il virologo Roberto Burioni, da sempre nel mirino del fronte del ‘no’ al vaccino. I manifestanti hanno poi sfilato in corteo per le strade del centro in direzione del palazzo comunale.