Area Serpentino, per il nuovo silos si valuta l’intervento del privato

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Il progetto del multipiano nell'area ex Serpentino come pensato dall'arch. Paolo Bodega

L’ipotesi è quella di un project financing per non incidere sulle casse del Comune

Il vecchio progetto prevedeva oltre trecento posti auto e una ‘piazza verde’

LECCO – ‘Evocato’ nell’ultimo consiglio comunale, il parcheggio multipiano nell’area ex Serpentino è una possibilità presa in seria considerazione dall’amministrazione comunale di Lecco: la rimozione di un’ottantina posteggi sul lungolago, seppur gradualmente in tre anni di lavori previsti, è solo una parte della questione.

Una città sempre più attrattiva per i visitatori deve garantire un maggior numero di posteggi per chi arriva in città e quel vecchio progetto, depositato ormai quindici anni fa, è una delle opzioni al vaglio del municipio.

La zona citata è quella di fronte alla Basilica di San Nicolò, dove oggi sono già presenti due parcheggi gestiti da Linee Lecco (via Parini e via Pietro Nava) e uno spazio dedicato ai residenti (via Nava).

L’area del Serpentino così come è oggi

Nel 2005, l’allora sindaco Lorenzo Bodega aveva promosso un project financing per la realizzazione del silos che era stato aggiudicato dalla Colombo Costruzioni con il progetto redatto dall’arch. Paolo Bodega.

Quel piano prevedeva la realizzazione di un’area di sosta su tre livelli per un totale di oltre trecento parcheggi. Un intervento mitigato da una nuova ‘piazza verde’ con alberature e gradoni a fare da sedute per i passanti e per accogliere anche eventi pubblici. Un parcheggio pensato per non sembrare un parcheggio, come ci aveva spiegato lo stesso progettista nei giorni scorsi (vedi articolo).

Il problema sono le risorse: il Comune di Lecco ha appena chiuso un bilancio preventivo di grande sacrificio per la città, con tagli e innalzamento della leva fiscale, e non può permettersi di sostenere in prima persona i costi dell’operazione.

Uno dei redering del progetto presentato nel 2005

La soluzione, però, potrebbe essere la stessa promossa dall’allora giunta di centrodestra, poi abbandonata dalla successiva amministrazione Faggi: un nuovo partnenariato tra l’ente pubblico e un operatore privato che si proponga per la realizzazione e la gestione futura del silos. Un’opera che dovrà inserirsi in maniera armonica con il contesto, valorizando l’area delle mura e che, oltre ai posteggi per chi viene da fuori, possa risolvere anche il problema della sosta per i residenti.

Il vecchio progetto prevedeva anche degli spazi commerciali alla base della struttura per ‘allungare’ la passeggiata da piazza Cermenati a via Nava.

Che sia lo stesso proponente di allora a farsi avanti, ovvero la Colombo Costruzioni, è una delle possibilità aperte. A quel punto il Comune dovrebbe accertare l’interesse pubblico dell’offerta e indire comunque una gara pubblica per valutare altre proposte. L’impresa lecchese avrebbe comunque diritto di “pareggiare” le eventuali migliori condizioni avanzate da altri soggetti e di proporsi alle stesse. A quel punto l’operazione potrebbe compiersi.