Sindacati preoccupati per la situazione all’Airoldi e Muzzi che ospita il prof. Carlo Gilardi
“Si ponga rimedio ad una vicenda complessa e si torni ad un clima di serenità”
LECCO – Pesa il clima che si respira all’Airoldi e Muzzi, casa di riposo che ormai da diversi mesi ospita il prof. Carlo Gilardi, il cui caso è alla ribalda da tempo delle cronache nazionali, e di fronte alla quale si sono svolti diversi presidi di protesta per chiedere che l’anziano possa fare ritorno a casa.
Sono i sindacati (CGIL FP Lecco – CISL FP Monza e Brianza e UIL FPL del Lario) ad intervenire dicendosi “fortemente preoccupati”.
“Le nostre categorie auspicano che in tempi brevi le Istituzioni tutte, possano porre rimedio e termine ad una vicenda molto complessa che, in questo particolare momento storico, appesantisce la condizione di lavoro di centinaia di lavoratori e lavoratrici già piegati dal carico dell’emergenza sanitaria a cui hanno e stanno facendo ancora fronte” spiegano i sindacati.
“Auspichiamo – aggiungono – che si possa ritornare al più presto ad un clima di serenità nell’interesse delle condizioni di lavoro ma soprattutto per gli ospiti della struttura che meritano di soggiornare in un ambiente molto più tranquillo rispetto a quello attuale”.
“Per queste ragioni il nostro impegno sarà, per la parte che ci compete, provare a mettere in atto tutte le misure di supporto e tutela a favore dei dipendenti della Fondazione che da sempre hanno garantito professionalità e competenza nei confronti degli ospiti della struttura, senza mai risparmiarsi. Invitiamo di conseguenza la Direzione a porre in atto ogni iniziativa volta alla tutela delle lavoratrici e dei lavoratori”.