L’assessore Moratti è intervenuta sul piano di vaccinazioni regionale
Per gli over 80 si inizierà il 24 febbraio con il supporto dei medici di base
LECCO – Non a fine marzo, come riportato da indiscrezioni della stampa nazionale, ma prima che finisca il mese di febbraio partiranno anche in Lombardia le vaccinazioni anti-Covid per gli anziani con più di ottant’anni e per i pazienti cronici fragili.
E’ quanto ha riferito questa mattina l’assessore al Welfare e vice presidente di Regione Lombardia, Letizia Moratti, intervenendo in Consiglio Regionale. La data stabilita è quella del 24 febbraio.
Sono oltre 700 mila gli over 80 in Lombardia. La loro adesione avverrà attraverso riferimenti sanitari di prossimità, ha spiegato la Moratti, quindi tramite i medici di base oppure, con il supporto dei familiari, attraverso il portale web che Regione Lombardia metterà on line entro due settimane.
Con una telefonata e con un sms, verranno fornite le indicazioni per l’appuntamento con la vaccinazione, quindi il giorno e il luogo.
“Regione Lombardia, tra le prime, ha stretto una collaborazione con medici di base e farmacisti” ha ricordato l’assessore regionale, ed entrambe le categorie contribuiranno alle vaccinazioni, i farmacisti seguendo le indicazioni dei medici di base relative ai loro pazienti.
La Regione, ha fatto sapere la vicepresidente, chiederà al Governo la possibilità di inserire delle sotto-categorie tra gli ultra ottantenni, dando priorità ulteriore ai pazienti affetti da immunodeficienze “per abbassare la pressione sugli ospedali e la mortalità”.
Dal 10 febbraio parte la ‘fase 1 bis’
Al momento, ha spiegato Moratti, sono oltre 305 mila le dosi di vaccino (sui 320 mila aderenti) iniettate a operatori sanitari e socio sanitari, primi destinatari della campagna vaccinale. Di queste, 68 mila dosi sono il vaccino di ‘richiamo’ del secondo ciclo che si concluderà entro il 23 febbraio.
Nel frattempo, dal 10 febbraio, è previsto l’inizio della ‘fase 1 bis’ destinata ad altre categorie di lavoratori dei servizi essenziali, per un totale di 107,4 mila persone.
Regione Lombardia ha già fatto richiesta al commissario straordinario di avere una definizione nazionale delle categorie e una distribuzione delle dosi di vaccino mirata al target di riferimento anziché proseguire con l’attuale criterio della popolazione. I dubbi sono legati all’utilizzo del vaccino AstraZeneca, che dovrebbe avere tempi più rapidi di consegna ma che, da indicazioni dell’Aifa, è destinato solo agli under 55.
In attesa delle indicazioni del Governo, ha spiegato Moratti, “ci siamo permessi di avanzare delle ipotesi” delle categorie da vaccinare, “per evitare che fasce di popolazione che possiamo nel frattempo vaccinare restino scoperte”. La categorie in questione sono gli operatori delle forze dell’ordine, il personale scolastico, gli addetti del settore giustizia e del trasporto pubblico.
Le dosi previste a febbraio
L’assessore Moratti ha fatto sapere che per il mese di febbraio è previsto l’arrivo per la Lombardia di 378 mila dosi totali di vaccino Pfizer, 182 mila da AstraZeneca e 115 mila di vaccino da Moderna.
La vaccinazione di massa
Per la fase ‘massiva’ della campagna vaccinale sarà utilizzato il portale on line di prenotazioni, già utilizzato per gli over 80, e l’Sms di promemoria dell’appuntamento. I medici di base anche qui giocheranno un ruolo importante per la prossimità al paziente.
Per quanto riguarda le strutture da utilizzare, Regione Lombardia guarderà ai singoli territori, in sinergia con le istituzioni locali, a partire dai sindaci. Quattro le indicazioni: si parte dalle palestre di 700mq e anche meno, in base alle situazioni, a strutture ben più ampie.
Il Pirellone, ha fatto sapere Moratti, ha effettuato una sperimentazione con il personale dell’Areu presso un padiglione dell’area fiera, per calibrare il numero di personale sanitario e di dosi di vaccino somministrate in un giorno. Sarà questo “un format – ha spiegato Moratti – da replicare sui territori”.