Le operazioni si sono interrotte dopo il fallimento della società proprietaria
Il sindaco: “Il curatore si sta muovendo, confidiamo vada tutto per il meglio”
LECCO – L’ex Leuci di nuovo sui banchi del consiglio comunale. La questione è stata portata in aula lunedì sera dal consigliere Alberto Anghileri (Con la Sinistra Cambia Lecco). A preoccupare è la bonifica dall’amianto, ad oggi di nuovo interrotta è il fallimento della società Lago Srl proprietaria dell’area.
“Il curatore fallimentare, da definizione, non ha risorse proprie per la bonifica e dovrà trovare un’azienda che se ne occupi pur sapendo che vedrà i soldi a conclusione della vicenda del fallimento, magari tra 5 anni o più, non è certo facile. Inoltre – ha commentato Anghileri – questa vicenda dell’amianto è in piedi da anni: è possibile che il Comune non sia riuscito ad obbligare l’azienda proprietaria ad intervenire prima?”.
Ricordato quindi il pesante debito nei confronti del Comune contratto dall’ex Leuci a partire dal 2011: “A fine 2017 è stato calcolato un totale di 945 mila euro, quasi un milione, di debiti con l’amministrazione pubblica per il mancato pagamento di Ici e Imu – ha detto Anghileri – possibile non sia stato possibile procedere con il recupero prima? La circostanza del fallimento della società complica anche questo aspetto”. Sull’argomento è intervenuta anche il consigliere della Lega Cinzia Bettega chiedendo la convocazione di una commissione ad hoc per un aggiornamento.
A rispondere è stato il sindaco di Lecco Virginio Brivio: “Il curatore fallimentare destinatario si è attivato e sta cercando un’azienda idonea per la bonifica dell’amianto ed è già stato precisato che l’eventuale esecutore dei lavori sarà un creditore privilegiato. Confidiamo che vada tutto a buon fine, il curatore farà il possibile”.
A proposito del debito contratto con Palazzo Bovara il sindaco ha poi proseguito: “Mi sembra che in questo dibattito pubblico si sia creata una situazione surreale nella quale si difende il privato inadempiente e si punta il dito contro l’azione pubblica portata avanti dal Comune. Lo scandalo delle tasse non pagate c’è e non è condivisibile, concordo con il consigliere Anghileri ma, purtroppo, fa parte di una generalizzazione che possiamo definire tipica in Italia e per la quale non pagare i contributi è in qualche modo permesso. A rimetterci è l’ente pubblico che, in questo caso ci perderà. Detto ciò il Comune può e deve mettere in campo azioni più incisive, cosa che noi ogni anno cerchiamo di fare. Ritengo siano state già fatte azioni di recupero importanti”.
Ad agosto, come annunciato, ci sarà un nuovo incontro con i residenti vicino all’area ex Leuci. Allo stato attuale solo il 30% dell’amianto compatto è stato rimosso e le operazioni sono ferme. Sull’eventuale vendita il primo cittadino ha specificato che il curatore può tentare l’operazione solo a bonifica effettuata, senza però indicare nessuna nuova destinazione d’uso nel bando: “Questo implicherebbe una modifica del PGT, da escludere al momento e che, comunque, deve essere varata in sede di Consiglio Comunale”.