Lecco. Leggermente ospita Gino Cecchettin, papà di Giulia

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Il 9 aprile incontrerà le scuole e presenterà il libro “Cara Giulia. Quello che ho imparato da mia figlia”

“Ho scritto questo libro perché vorrei che non suc­cedesse ad altri”

LECCO – Nel ricco programma di Leggermente 2024 (manifestazione di promozione della lettura organizzata da Assocultura Confcommercio Lecco) annunciato la scorsa settimana, si aggiunge un appuntamento di spessore rivolto alle scuole secondarie di I e II grado. Martedì 9 aprile alle ore 10 presso il Cenacolo Francescano di piazza Cappuccini a Lecco, Gino Cecchettin presenterà il libro “Cara Giulia. Quello che ho imparato da mia figlia”, scritto insieme a Marco Franzoso e edito da Rizzoli. Al centro del volume le parole di un padre che ha scelto di non restare in silenzio.

Il libro – un appello potente alle famiglie, alle scuole e alle istituzioni – è parte di un progetto più ampio a sostegno delle vittime di violenza di genere. “Cara Giulia, tu avresti voluto una società fatta di persone che reagiscono positivamente alle difficoltà, che non si lasciano mai sopraffare dalla negatività e dalla violenza. Questo significa restare umani”, ha dichiarato il padre, che sta girando l’Italia per raccontare la storia di sua figlia, ennesima vittima di femminicidio.

Giulia Cecchettin è stata uccisa dal suo ex fidanzato lo scorso 11 novembre. Aveva ventidue anni. La settimana successiva avrebbe dovuto laurearsi in Ingegneria biomedica. Le interessava l’aspetto umano di quella facoltà scientifica, la possibilità di offrire, col proprio lavoro, un supporto psicologico da dare a chi, dopo un intervento, sarebbe stato costretto a portare una protesi.

Proprio per onorare la memoria di Giulia, Gino Cecchettin ha deciso di impegnarsi in prima persona. I proventi netti di Gino Cecchettin derivanti dai diritti d’autore del libro serviranno per sostenere “Fondazione Giulia” e per aiutare le associazioni del territorio che si occupano di violenza. “Ho scritto questo libro perché vorrei che non suc­cedesse ad altri. E se le mie domande e i miei pensieri dovessero salvare o aiutare anche una sola persona, avrei compiuto qualcosa di importante e utile”.

L’incontro, destinato in primis agli studenti, è comunque aperto al pubblico, previa prenotazione sul sito di Leggermente.