Trilogy, al via il progetto pilota che coinvolge Asst e Ats
Si ridefinisce il percorso dei pazienti con tumore del colon-retto
LECCO – E’ stato presentato questa mattina, 26 luglio, e prenderà il via a settembre il Progetto Trilogy.
“Siamo davvero soddisfatti di questo nuovo tassello che sottolinea quanto sia fondamentale per la salute del singolo paziente la collaborazione concreta tra i medici dei nostri ospedali e quelli di Medicina Generale che, ricordiamo, sul nostro territorio hanno aderito numerosi all’importante progetto di Regione Lombardia sulla presa in carico dei pazienti cronici” ha detto Paolo Favini, Direttore Generale dell’Asst di Lecco.
Si tratta di un progetto pilota che riguarda la provincia di Lecco ma che potrebbe estendersi ad altri territori come buona pratica. Il progetto ridefinisce il percorso di follow-up dei pazienti con tumore del colon-retto attraverso un accordo tra specialisti ospedalieri e medici di Medicina Generale.
Il progetto, messo in atto dall’Asst lecchese e dall’Ats della Brianza, coinvolgerà almeno un migliaio di pazienti a basso rischio di recidiva della malattia laddove per le caratteristiche cliniche il rapporto tra medico curante potrebbe essere fattore di successo.
“Si tratta di un progetto innovativo – ha detto il Direttore Generale di Ats Brianza Silvano Casazza -. Una cooperazione che prosegue nel solco della ricerca del miglioramento sia delle cure sia del benessere del paziente”.
“Oggi mettiamo un altro fondamentale mattoncino nel percorso per promuovere un modello di collaborazione e sorveglianza condiviso tra cure primarie e gli specialisti ospedalieri – ha detto Pierfranco Ravizza, presidente dell’Ordine dei Medici -. Un percorso di cura e attenzione sia delle terapie che degli stili di vita”.
Ad entrare nel merito del progetto è il Direttore del Dipartimento Oncologico dell’Asst di Lecco, Antonio Ardizzoia: “Dopo una prima valutazione da parte dell’oncologo e un eventuale primo periodo in cui il malato è seguito dagli specialisti ospedalieri, sarà concordato un preciso piano assistenziale per i controlli clinici nei successivi 5 anni che verranno condotti in stretta collaborazione con i medici di Medicina Generale. Diventa fondamentale come viene fatto il percorso e non più chi lo coordina, con un integrazione tra ospedale e territorio in entrambe le direzioni”.
Tutto questo nell’ottica di migliorare le cure per il paziente: “Il Medico di Medicina Generale, in questa fase di follow-up, rappresenta la figura di riferimento per il paziente – ha detto Valter Valsecchi, Direttore del Dipartimento Cure Primarie dell’Ats della Brianza -. Ospedale, Medici di Medicina Generale e funzione di accompagnamento sono i tre perni sui cui ruota il progetto”.
“Parlare di oncologia e cronicità è giù un successo perché proiettiamo il paziente in una dimensione particolare – ha concluso il dottor Marco Magri, rappresentante di Cosma e Cosma salute, Cooperative di Medici di Medicina Generale -. Noi siamo partecipi in questo progetto mettendo a disposizione quanto è già stato fatto in un’ottica di innovazione perché il ‘modello Lecco’ possa essere messo a disposizione per altre strutture della regione”.