Sanità, l’assessore Bertolaso ai giovani medici: “Nei nostri ospedali siete al sicuro”

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(Image by Bru-nO from Pixabay)

Entro lunedì 23 settembre i giovani medici saranno chiamati a scegliere la propria specializzazione

Bertolaso: “In Pronto Soccorso abbiamo introdotto agenti di vigilanza e installato pulsanti di emergenza, presto anche dispostivi di allerta indossabili”

LECCO – “I nostri giovani medici entro lunedì devono effettuare la scelta per la Scuola di specialità e hanno il diritto di prendere questa decisione il più serenamente possibile seguendo le proprie aspirazioni e i propri interessi scientifici”. Queste le parole di Guido Bertolaso, assessore regionale al Welfare, che riferisce ai giovani medici l’importanza di scegliere, entro lunedì 23 settembre, la tipologia di specializzazione e la sede.

L’assessore regionale al Welfare prosegue sottolineando: “Sappiamo però, purtroppo, che alcune specializzazioni, in particolare quelle legate all’emergenza-urgenza, risultano meno ‘attrattive’ rispetto ad altre. Inoltre, i recenti episodi di cronaca rischiano di influenzare negativamente i professionisti nella scelta del percorso da seguire.”

“Voglio innanzitutto dire ai giovani che essere medico in emergenza-urgenza, specialmente al Pronto Soccorso, è una delle professioni più belle, sfidanti e appassionanti per chi sceglie la medicina non per denaro, ma per vocazione. Inoltre, voglio rassicurarli dicendo di venire nei nostri ospedali, che possono sentirsi al sicuro. In Lombardia, già lo scorso anno, abbiamo richiesto al Ministro dell’Interno tutte le coperture, tutele e garanzie necessarie, mantenendo un costante contatto con i Prefetti per assicurare una stretta collaborazione con le Forze dell’Ordine locali. Nei Pronto Soccorso, per la sicurezza del personale, abbiamo introdotto agenti di vigilanza e installato pulsanti di emergenza collegati direttamente con le Forze di Polizia.”

“Inoltre abbiamo in cantiere di fornire dispositivi indossabili fatti come un orologio, al personale sanitario di modo da poter allertare in tempi rapidissimi la vigilanza in caso di necessità – continua Bertolaso – Abbiamo avviato un censimento sugli enti nel sistema sanitario regionale per verificare in quanti casi abbiano segnalato direttamente alla Procura le aggressioni al personale e in quali eventi si siano costituiti come parte civile perché intendiamo incentivare l’intervento diretto delle aziende a sostegno dei professionisti”.