Sicurezza sul lavoro, a Lecco già oltre 2 mila infortuni denunciati

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A Oggiono la cerimonia per la Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro dell’Anmil

Il cordoglio per la morte dell’operaio Luciano Beretta: “Non deve più succedere”

OGGIONO – “Avrei voluto dire alcune cose ma dopo aver appreso la tragica notizia della morte di Luciano Beretta in seguito ad un infortunio sul lavoro non riesco. Mi limito a ribadire l’importanza del tema della sicurezza sul lavoro: questi morti non devono passare inosservati. Non deve più succedere“. Queste le parole di Gianfranco Longhi, presidente dell’Anmil Provincia di Lecco (Associazione Nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi sul lavoro), intervenuto domenica mattina ad Oggiono durante la celebrazione della 73^ Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro.

La sindaca di Oggiono Chiara Narciso e Gianfranco Longhi di Anmil Lecco

Una giornata dedicata proprio alla sensibilizzazione al tema della sicurezza sul lavoro che, purtroppo, si è aperta con la notizia più inaspettata: la morte di un operaio, Luciano Beretta, classe 1966, a pochi giorni da un grave infortunio in azienda avvenuto giovedì mattina ad Oggiono. Quasi una ‘beffa’, come ricordato dal presidente di Anmil Lecco in apertura della cerimonia che si è svolta presso l’Auditorium del Comune di Oggiono: “Proprio questa mattina a Lecco ricordavamo il primato positivo della nostra Provincia, da un anno senza infortuni mortali sul lavoro, poi questa tragica notizia. Una casualità, avvenuta proprio ad Oggiono, comune di residenza di Enrico Pedretti, un altro lavoratore morto l’estate scorsa in seguito ad un incidente sul lavoro. Proprio da quella triste vicenda era nata una intensa e proficua collaborazione con l’amministrazione comunale, che ringrazio per la vicinanza e il supporto”.

Celebrazioni Anmil oggiono minuto silenzio operaio mortoIl sindaco di Oggiono, Chiara Narciso, ha indetto un minuto di silenzio prima della cerimonia proprio per ricordare Beretta: “Questa giornata – ha detto – è nata da un incontro tra me e Gianfranco durante i funerali di Enrico Pedretti. Mi aveva parlato della sua associazione e dell’importante lavoro che svolge e da lì è nato il desiderio di portare avanti questa collaborazione, estesa con i sindaci della Brianza oggionese che con convinzione hanno aderito e ringrazio per essere qui presenti oggi. Questa ennesima tragedia sul lavoro ci chiama a riflettere: dobbiamo tenere alta l’attenzione su questo tema e parlarne non solo quando capitano gli incidenti“.

Al tavolo era presente anche Paola Cavalcanti, Capo di Gabinetto della Prefettura di Lecco: “Il tema della sicurezza sul lavoro investe tutto lo Stato e tocca diversi problemi, sia giuridici che tecnici. Citando un grande imprenditore, il lavoro senza sicurezza è un lavoro inefficiente, non solo perché il lavoratore non può rendere ma anche per gli alti costi che implica, pensiamo solo alla previdenza sociale. Dobbiamo lavorare affinché il lavoro torni ad essere quello che è definito nell’articolo 1 della nostra Costituzione” ha detto.

Sergio Ferraro

Passando ai numeri, in Italia nei primi sette mesi del 2023 sono stati 344.897 gli infortuni totali sul lavoro denunciati (fonte elaborazione Anmil su dati Inail), -21,9% rispetto al 2022, 65.465 in Lombardia (-22,2%). In Provincia di Lecco 2.128 gli infortuni denunciati, nel 2022 erano stati 2.844. Per quanto riguarda invece gli infortuni mortali denunciati, nel 2023 (sempre da gennaio a luglio) in Italia sono stati 559 a fronte dei 569 registrati nel 2022, 97 in Lombardia. La Provincia di Lecco era l’unica della Regione a non avere avuto mortali dall’inizio dell’anno fino ad oggi: “Purtroppo la notizia di questa mattina ci obbliga a smentirci” ha commentato Sergio Ferraro, Direttore di Inail Lecco “i dati sugli infortuni mortali dimostrano numeri in aumento, questo ci chiama ad una seria riflessione. I settori dove si verificano gli incidenti sono principalmente trasporti e magazzinaggio, costruzioni e commercio all’ingrosso e al dettaglio. C’è ancora molto lavoro da fare per arrivare alla cosiddetta tolleranza zero”. Dall’inizio dell’anno Inail Lecco ha costituito 31 rendite, 23 per infortunio e 8 per malattia professionale.

Precariato, logiche di profitto e invecchiamento della popolazione attiva sono alcuni dei temi che ha ricordato il consigliere provinciale Carlo Malugani: “Purtroppo nel nostro paese c’è ancora molto lavoro da fare per invertire la rotta ma è una priorità assoluta – ha dichiarato – partendo proprio dall’applicazione delle semplici regole per la sicurezza sul lavoro troppo spesso ignorate per logiche di profitto. La cultura della sicurezza sul lavoro va fatta partire dalle scuole e ricordata ogni giorno”.

Ha concluso gli interventi l’assessore al Welfare del Comune di Lecco Emanuele Manzoni: “Credo siano tre gli aspetti da sottolineare – ha commentato –  il primo, già ricordato, la precarietà del lavoro che genera insicurezza. Il secondo, i controlli: al Senato è stata costituita una Commissione proprio dedicata a questi temi, presieduta da un lecchese, Tino Magni, che ha già denunciato dati allarmanti e pochissimi controlli. Il nostro è sicuramente un territorio privilegiato da questo punto di vista, gli imprenditori conoscono la cultura della sicurezza e la mettono in pratica, ma lo stesso purtroppo non può dirsi di altre realtà nel nostro paese. Il terzo, infine, è l’educazione a questi temi che va costruita nel tempo, mettendo al centro di tutti i processi l’uomo”.

La cerimonia si è conclusa con la presentazione di alcuni prodotti salvavita brevettati dall’azienda lecchese Delga e con l’assegnazione, da parte di Ferraro (Inail) del brevetto e del distintivo d’onore a Simone Fazzi.

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