In Lombardia l’analisi dell’andamento e trend del piano vaccinale
In Lombardia l’84% degli aderenti è stato vaccinato; 100% per gli over 90 e per la fascia 80-89
MILANO – Un monitoraggio costante per analizzare andamento e trend del piano vaccinale anti-Covid: è lo strumento che permette la valutazione su efficacia impatto e sicurezza della campagna. E’ stato presentato a Palazzo Pirelli nella conferenza stampa alla quale hanno partecipato la vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia, Letizia Moratti, il coordinatore della campagna vaccinale lombarda, Guido Bertolaso e il professor Giovanni Corrao, ordinario di Statistica medica dell’Università Bicocca di Milano.
Valutazione efficacia, impatto e sicurezza
“Una piattaforma – ha spiegato la vicepresidente Moratti – che permette la valutazione di efficacia, impatto e sicurezza della campagna vaccinale in quanto rende disponibile un’anagrafe di tutti i cittadini e l’aggiornamento dei dati individuali su vaccinazioni, tamponi molecolari e ricoveri”.
Interesse da Istat, Iss e Agenas
“Il progetto è stato presentato all’Istat e all’Istituto Superiore di Sanità – ha aggiunto Moratti – ed è stato ritenuto di sicuro interesse scientifico in quanto è stato valutato di rilevanza per interventi di sanità pubblica e considerato un prototipo per esaminare e monitorare le campagne regionali. Permetterebbe di riuscire a fornire dati omogenei e standardizzati in grado di indirizzare in maniera ancora più puntuale gli interventi. Agenas, l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, ha dichiarato la sua disponibilità a diventare ente attuatore e a svolgerlo nelle regioni. Si affianca al Piano nazionale di valutazione e monitoraggio e riporta le differenze e le specificità di ogni singola regione, quindi può diventare un elemento che lo arricchisce”.
Campagna vaccinale a pieno ritmo
Riguardo all’andamento della campagna vaccinale, la titolare della delega al Welfare in Giunta regionale ha precisato che in Lombardia l’84% degli aderenti è stato vaccinato. Sono state effettuate 8.213.207 somministrazioni. Rispetto all’invito del Commissario Figliuolo Regione Lombardia ha praticamente ultimato tutte le fasce d’età ‘over 60’: su una platea di 3.078.901, gli aderenti sono stati 2.639.871 soggetti, pari all’86%. Il restante 14% è costituito da ‘guariti’, ‘positivi’ e pochi ‘no vax’ “.
I numeri dell’andamento
Quanto alle percentuali di vaccinati rispetto agli aderenti, si riscontra il 100% per gli over 90 e per la fascia 80-89.
Quella che comprende i cittadini tra i 70 e i 79 anni registra un 99%, che scende al 98 per cento per chi è nella fascia tra i 60 e i 69 anni.
Il dato relativo alla fascia 50-59 anni corrisponde al 96%; quello per chi ha tra i 40 e i 49 anni è all’85%. La fascia 30/39 anni è al 72%, tra i 20 e i 29 al 46% e tra i 12 e i 19 al 16%.
Vaccino efficace contro le varianti
“La copertura vaccinale – ha ribadito la vicepresidente Moratti – funziona anche per le varianti e, pertanto, è sempre fondamentale vaccinarsi. In questo periodo, abbiamo deciso di sequenziare tutti i positivi per vedere di tenere sotto controllo le varianti. A giugno si conferma che la variante prevalente è quella inglese, la cosiddetta ‘variante alpha’ con il 64% dei casi. I dati sulle varianti ‘indiane’ – sono due, ‘delta’ e ‘kappa’ – ci dicono che sono diffuse, rispettivamente, con una percentuale del 3,2% e dello 0,8. La variante sudafricana (‘beta’) è al 2%”.
Il professor Giovanni Corrao
“La campagna vaccinale, in Lombardia, ha evitato oltre 2.100 decessi tra gli over 60: ben 1.701 soltanto tra gli ultraottantenni“. Numeri importantissimi e significativi, quelli illustrati dal professor Giovanni Corrao, ordinario di Statistica medica dell’Università Bicocca di Milano, che ha presentato a Palazzo Pirelli, lo studio ‘Monitoraggio e valutazione del piano vaccinale anti-covid-19’ insieme alla vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia, Letizia Moratti e al coordinatore della campagna vaccinale, Guido Bertolaso.
“Analizzando la fascia over 60 – ha proseguito – la nostra piattaforma ha evidenziato che, con i vaccini, sono stati evitati più di 300 ingressi in terapia intensiva, quasi 5.000 ricoveri e oltre 10.000 infezioni da Covid. Lo studio, infatti, ha considerato i cosiddetti ‘cittadini elegibili’, circa 9 milioni di persone residenti o domiciliate nella nostra regione. In Lombardia abbiamo vaccinato quasi tutti gli ospiti delle Rsa, le persone con elevata vulnerabilità, gli estremamente fragili e i medici di base. L’altissimo numero di somministrazioni quotidiane raggiunto ci consente di contare, rispetto al resto d’Italia, il numero più basso di persone ancora in attesa di vaccinazione”.
“Ritengo doveroso sottolineare, a livello personale – ha spiegato – che questi dati sono emersi analizzando i primi sei mesi di campagna vaccinale e i numeri potrebbero variare nel corso del tempo. Con questa piattaforma, inoltre, sarà possibile valutare anche l’andamento e l’impatto della vaccinazione eterologa. Il nostro obiettivo è migliorare la qualità del servizio, correggere gli errori e risolvere eventuali criticità. Per questo sarebbe interessante estendere il modello anche ad altre regioni”.
L’intervento di Guido Bertolaso
“Parto da un dato che, purtroppo, ancora una volta, non viene considerato per quanto vale o addirittura sottovalutato: anche ieri, martedì 22 giugno, è una Lombardia da record. Il 20% dei vaccini somministrati in Italia è stato effettuato in Lombardia che, fra l’altro, è la regione stabilmente in testa al rapporto fra dosi consegnate dal Commissario Figliuolo e somministrate (oggi è al 96,5% ndr)”.
Lo ha detto Guido Bertolaso, coordinatore della campagna vaccinale lombarda, durante la conferenza stampa di oggi. Ha poi ricordato come la Lombardia “abbia tenuto duro” soprattutto “grazie all’impegno di medici, infermieri, Ats e Asst e il mondo del volontariato e della Protezione civile. Abbiamo tenuto duro quando puntavamo a vaccinare tutti gli over 80 prima di passare ai settantenni. Finite le persone più a rischio abbiamo abbassato l’età: questa è stata la nostra road map e non abbiamo mai cambiato idea. Abbiamo fatto sempre e solo quanto previsto dalle indicazioni del Governo, di Aifa e del ministero della Salute”.
A luglio, invece, potrebbero esserci qualche problema relativo a possibili forniture di vaccini mRNA. Alla Lombardia ne serviranno circa 2,8 milioni. “Una carenza creerebbe problemi non solo alla Lombardia – ha detto – ma soprattutto alle Regioni più virtuose che hanno una pianificazione a medio lungo termine. Noi abbiamo 100.000 prenotazioni al giorno fino al 4 agosto. Se dovessimo ricevere forniture inferiori a questi quantitativi ci sarebbero problemi. Siamo tutti consapevoli di questa problematica. La colpa non è della Lombardia, delle regioni o di Figliuolo, che è un terminale di una fornitura di un contratto che è stato fatto dall’Europa. Comunque noi nel cassetto abbiamo già un ‘Piano B’. Vorrei che tutti avessimo la consapevolezza che questo grande piano di vaccinazione non è stato portato avanti solo da un punto di vista meramente organizzativo e logistico-procedurale. Abbiamo infatti voluto coinvolgere in questo grandissimo piano di sanità pubblica una componente scientifica che doveva essere complementare. Il professor Corrao è infatti la punta dell’iceberg di una squadra che ha sempre lavorato in silenzio per guidarci in quello che doveva essere il percorso più intelligente verso gli obiettivi che oggi stiamo raggiungendo”.