I volontari del salvataggio: “Spesso non si conoscono i pericoli del lago”

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Associazione Cinofila Salvataggio Nautico Bellano

Insieme al labrador Bella, i volontari hanno soccorso due ragazzi ieri a Bellano, amici del 28enne annegato

Con base operativa a Bellano, l’associazione si occupa di addestrare cani da salvataggio e bagnini per intervenire in situazioni d’emergenza

 

BELLANO – Poteva avere un bilancio ancora più tragico l’episodio avvenuto ieri nelle acque di Bellano, dove un giovane studente di nazionalità indiana ha perso la vita per annegamento.

Altri due ragazzi che si trovavano con lui infatti, sono stati tratti in salvo da due volontari dell’Associazione Cinofila Salvataggio Nautico, sezione di Monza, che ieri pomeriggio, nei primi istanti dell’emergenza, sono prontamente intervenuti per riportare a riva gli amici della vittima, con l’aiuto di un labrador bianco di nome Bella.  Purtroppo invece, il 28enne era già scomparso nelle acque del Lario.

Bella Labrador Associazione Cinofila
Il labrador Bella

Matteo d’Andria e Melissa Sancassani: così si chiamano i due volontari eroi membri dell’organizzazione che ha scelto come sede operativa Bellano, deputandolo a luogo in cui addestrare e far esercitare bagnini e animali da salvataggio. A capo dell’associazione, nata undici anni fa, Claudio Longoni, che rispetto a quanto accaduto ha una precisa visione di pensiero:

“Vicende come quella verificatasi ieri alla foce del Pioverna dimostrano come spesso i consigli dati dagli esperti non vengano ascoltati e seguiti. Già i divieti di balneazione presenti dovrebbero disincentivare i bagnanti, in più immergersi in prossimità di un fiume non è mai sicuro: la conformazione del letto cambia sempre per via delle correnti che possono dare origine anche a buche, inoltre l’acqua in quella zona è molto fredda, e soprattutto dopo aver trascorso diverse ore sotto il sole diventa pericoloso fare il bagno, perché non si sa come potrebbe reagire il corpo a questi sbalzi”.

Sembrerebbe non esserci insomma una cultura della sicurezza:  “In questi anni nell’ambito della nostra attività abbiamo salvato otto persone – prosegue Longoni – e le dinamiche la maggior parte delle volte sono state simili: spesso i soggetti coinvolti erano persone inesperte, che non conoscevano il lago e i pericoli che nasconde perché non erano abitanti della zona”.

“Ieri – aggiunge Longoni – per la prima volta non siamo riusciti a portare a termine un soccorso, perché il ragazzo che poi è deceduto era già scomparso nelle acque quando l’allarme è stato lanciato e noi siamo entrati in azione. Cinque minuti prima della tragedia i bagnini avevano anche invitato dei ragazzi a non fare tuffarsi nel punto in cui poi si è consumato il dramma, perché considerato troppo rischioso”.

A mettere in guardia i bagnanti nel mettersi in situazioni al limite spesso è utile dunque la presenza delle Unità cinofile dell’associazione, che tutti i week-end estivi si occupano di sorvegliare il lido di Bellano per prevenire scenari di pericolo e garantire la sicurezza degli avventori. Durante le domeniche inoltre, nella spiaggia poco più avanti, svolgono sessioni di addestramento e mostrano il loro lavoro al pubblico presente.

Associazione Cinofila Salvataggio Nautico Bellano

Labrador, Golden Retriver, Terranova, Bovari del Bernese e anche un Rottweiler sono le principale razze impiegate dall’ODV, anche se il presidente Claudio Longoni ci tiene a sottolineare che “non abbiamo preferenze nella nostra associazione, tanto che anche le tipologie di cani che sembrerebbero meno adatte al salvataggio, come il Rottweiler, hanno ottenuto senza problemi il brevetto”. Sono all’incirca 25 gli esemplari impiegati, e oltre una trentina i soci volontari.

Non tutti attualmente sono operativi – conclude Longoni – alcuni fanno unicamente attività dimostrativa senza compiere nessun genere d’intervento, altri invece devono ancora ottenere il brevetto insieme al loro cane facendo dei corsi”.

Associazioni come questa dunque rappresentano una sicurezza in più sulle spiagge ma la loro presenza tangibile non può prescindere da una conoscenza delle regole e dei comportamenti da adottare prima di entrare in acqua.