A Lomagna i primi quattro alloggi per disabili adattati grazie ai fondi Pnrr

Tempo di lettura: 3 minuti

Sono previsti altri quattro appartamenti a Merate e quattro a Cernusco in un percorso per l’autonomia e l’inclusione

Sottoscritto ieri, martedì, l’accordo per la stazione di posta a Merate, un centro multiservizi per rispondere all’emergenza abitativa

LOMAGNA – I primi quattro di una serie di alloggi da destinare alle persone disabili. Si è tenuta ieri mattina, martedì, a Lomagna la cerimonia di sottoscrizione del contratto di comodato d’uso tra il Comune e l’azienda speciale Retesalute con contestuale consegna delle chiavi dei quattro appartamenti di via Magenta che verranno destinati a residenza di persone affette da disabilità in un percorso di autonomia e inclusione.

“Siamo molto contenti di aver trovato questa destinazione per i nostri alloggi, che erano, diciamo, in cerca di autore” ha precisato la sindaca Cristina Citterio, accogliendo in sala consiliare il presidente del Cda di Retesalute Antonio Colombo, il direttore Luca Rigamonti, il presidente dell’ambito di Merate Paolo Brivio (sindaco di Osnago), Luisa Lovisolo, referente dello staff di persone, composto da Giulia Gentili e Irene Cortinovis, che si sta occupando nello specifico delle progettualità del Pnrr, tra cui appunto rientra l’intervento effettuato a Lomagna e l’assistente sociale Michela Cavalli. Assente perché impegnata a Merate per un sopralluogo ad altri minialloggi Donatella Barberis, responsabile dell’ufficio di piano dell’Ambito Distrettuale di Merate.

“Sottoscrivendo questo comodato d’uso della durata di 20 anni affidiamo ampia fiducia all’azienda speciale Retesalute, convinti della bontà e della necessità di questo progetto” ha aggiunto Citterio, sottolineando come per tre dei quattro alloggi siano già stati individuati i futuri residenti, tutti lomagnesi con l’obiettivo di consegna il più presto possibile.
Le abitazioni, monolocali dotati di terrazzo o giardino, saranno adattati e dotati di domotica per rispondere alle esigenze individuali. Il sostegno al progetto di vita autonoma non si fermerà agli alloggi: le persone saranno infatti accompagnate in percorsi formativi, in collaborazione con il CPIA, per lo sviluppo delle competenze digitali, al fine di sostenere l’accesso al mercato del lavoro.

Il progetto complessivo prevede la realizzazione di 12 alloggi per disabili e si completerà quindi con la dotazione di quattro miniappartamenti a Merate e quattro a Cernusco. I tempi di consegna, in questi ultimi due casi, saranno leggermente più lunghi essendo necessario effettuare diversi interventi per adattare gli spazi a persone con disabilità. L’obiettivo è comunque quello di riuscire a chiudere la partita di Merate per la fine del mese, lasciando in coda Cernusco dove i tempi saranno obbligatoriamente più lunghi data la situazione dell’immobile.

“Quella del Pnrr è un po’ una corsa contro il tempo” ha ammesso Lovisolo, ricordando la scadenza del 2026 che impone a tutti di accelerare il ritmo: “Abbiamo ricevuto dai Comuni proposte di spazi molto interessanti, penso ad esempio alla Cassinetta di Osnago. La scelta è però ricaduta sulle soluzioni più veloci e pratiche da sbrigare per rispettare i tempi previsti dal bando Pnrr. Questo non vuol dire che non ci muoveremo poi per intercettare nuovi contributi e finanziamenti”. In questa ottica va visto infatti il rafforzamento del personale dell’ufficio bandi con l’assunzione di due nuove dipendenti focalizzate proprio a reperire risorse per mettere in moto interventi a beneficio dell’intera comunità. “Retesalute insomma non è ferma e dopo aver registrato negli anni scorsi un’importante perdita di personale dovuta alle note vicende finanziare, sta tornando ad assumere” ha ribadito, con una punta di orgoglio, Colombo, mostrando la rotta della nuova direzione e del nuovo consiglio di amministrazione.

Sempre ieri, i vertici di Retesalute hanno sottoscritto un altro contratto di comodato, questa volta in Comune a Merate, per l’utilizzo di spazi da adibire a stazione di posta. “Si tratta di una postazione multiservizi nata con la specifica esigenza di rispondere alle emergenze abitative che possono sorgere per chi viene sfrattato, oppure subisce un danno dovuto a una calamità naturale, e non ha una rete familiare a cui chiedere una mano” ha spiegato Antonio Colombo mentre il direttore Rigamonti ha aggiunto che l’apertura della stazione di posta all’interno del Comune di Merate rappresenta solo il primo passo in vista della realizzazione di una vera e propria stazione di posta, dotata non solo di uffici, ma anche di mini alloggi di emergenza, a Robbiate.