“Abbiamo bisogno di rassicurazioni serie: abbiamo il diritto che venga certificata la sicurezza e l’agibilità della struttura”
Un gruppo di genitori ha scritto al Prefetto di Lecco dopo il cedimento di un muro verificatosi lunedì alla scuola primaria Rodari, dove è in corso l’intervento di adeguamento antisismico
CERNUSCO – “Non comprendiamo come oggi la scuola possa essere aperta in tutta tranquillità. Abbiamo bisogno di rassicurazioni serie, crediamo di avere il diritto che venga certificata la sicurezza e l’agibilità della struttura”. A mettere nero su bianco la propria preoccupazione e la mancanza di serenità nel mandare a scuola i propri figli è un gruppo di genitori della scuola primaria Rodari di Cernusco, scossi da quanto accaduto lunedì pomeriggio all’interno del plesso scolastico, dove, durante i lavori di consolidamento antisismico della struttura, si è verificato il cedimento di un muro del bagno dei maschi situato al primo piano.
I bambini e i docenti delle classe vicine ai servizi igienici hanno sentito un forte botto e si sono accasciati sotto i banchi per poi prendere le proprie giacche e raggiungere il giardino così come previsto dal piano di evacuazione scolastica. Sul posto si era poi recato il sindaco Gennaro Toto verificando l’accaduto con l’azienda che sta effettuando i lavori, rassicurando sull’agibilità del plesso già dal giorno successivo.
Diversi genitori hanno però preferito tenere a casa i propri figli in maniera prudenziale, in attesa di rassicurazioni più corpose dall’amministrazione comunale. Da qui l’idea di rivolgersi anche al Prefetto Sergio Pomponio con una Pec inviata martedì.
Ricapitolando quanto accaduto all’interno della scuola, il gruppo di genitori ha stigmatizzato l’accaduto, ponendo l’accento sul problema di fondo costituito dalla presenza di un cantiere, lungo e invasivo, come quello relativo agli interventi di adeguamento antisismico della scuola con la normale attività didattica. “Gli alunni convivono ad ora, e sicuramente fino alla fine dell’anno, con un cantiere attivo. Abbiamo nostro malgrado accettato questa situazione di precarietà, dal momento che gli spazi di gioco non sono completamente fruibili e i bambini di alcune sezioni da settembre trascorrono l’intervallo presso la struttura parrocchiale. Oltre ad avere un bagno delle femmine inagibile da più di un mese per una crepa importante che si è aperta verticalmente nel muro”.
Un primo problema, quest’ultimo, a cui si è aggiunto lunedì quello verificato al bagno dei maschi: “Non comprendiamo come oggi la scuola possa essere aperta in tutta tranquillità. E per questo chiediamo il suo intervento per assicurare che le autorità competneti si occupino della questione in modo adeguato. Siamo convinti che avvalendosi del suo ruolo e della sua influenza potremmo trovare una soluzione e una risposta ai nostri dubbi”.
Dal canto suo il Prefetto ha risposto al gruppo di genitori tramite il capo di gabinetto Paola Cavalcanti auspicando un “celere intervento, tenuto conto della palese urgenza e delicatezza della situazione descritta”.