Il gruppo ambientalista chiede con urgenza un incontro al Comune
Calogero: “I cittadini ci hanno segnalato tante mancanze: dalla cartellonistica inadeguata ai divieti ignorati”
MERATE – Un incontro urgente con l’ente gestore, ovvero il comune di Merate, il consiglio di gestione e il comitato scientifico a cui è affidata la gestione della riserva naturale di interesse regionale del lago di Sartirana.
A chiederlo è il comitato civico ambiente, presieduto da Elena Calogero. “In questi mesi ci sono arrivate continue segnalazioni da parte di cittadini molto preoccupati per alcune cattive abitudini creatasi nel tempo che non concorrono al mantenimento dell’ecosistema come dovrebbe garantire la gestione dell’area” puntualizza Calogero, ricordando l’indirizzo mail a cui inviare segnalazioni: ccambiente.merate@gmail.com
“La riserva è un’area protetta, disciplinata da diverse fonti normative e regolamentari. La sua priorità inoltre è il mantenimento a lungo termine degli habitat della flora e della fauna”. Obiettivi su cui il comitato civico ambiente chiede il massimo rispetto, chiedendo di rispettare i regolamenti. “Ci è stato indicato che, in merito al regolamento sui divieti e limiti delle attività antropiche, viene disatteso da anni il punto 2, che prevede il divieto di accedere alla riserva dal 1 aprile al 15 giugno “se non per compiti di vigilanza, per motivate esigenze e per ricerche scientifiche autorizzate. In questo periodo sarà possibile solo la percorrenza del sentiero pedonale per l’effettuazione di visite guidate autorizzate dall’Ente gestore”.
Da qui la richiesta del numero uno del comitato civico che, con l’avvicinarsi della data, “tale divieto venga fatto osservare dall’ente gestore. Chiediamo inoltre di sistemare i due cancelli che delineano l’area ad oggi privi di manutenzione; di apporre ai pali già esistenti nella zona dei cancelli la segnaletica che evidenzi il divieto e ne spieghi le motivazioni; di organizzare il controllo dell’area interessata”.
Il divieto di accesso riguarda anche la pesca esteso in questo caso dal 1 aprile al 31 luglio. Per il comitato inoltre bisogna mettere a punto anche la segnaletica. “Un cittadino ci ha accompagnato lungo tutto il percorso con l’intento di evidenziare la situazione della cartellonistica, in pessime condizioni in tutta l’area. I cartelli sono usurati dal tempo e molti pali giacciono per terra divelti dal terreno e non permettono di evidenziare i confini esatti dell’area”.
La superficie della riserva è infatti individuata con delibera del Consiglio Regionale n.V/695 del 1/12/1993. “Chiediamo di intervenire sul riposizionamento di tutti i pali dopo aver valutato gli esatti confini dell’area e di aumentare il numero dei cartelli che risultano ad oggi insufficienti. Inoltre abbiamo controllato tutta la segnaletica didattica, sia quella collocata alle entrate della Riserva che quella sulle bacheche. Per quanto riguarda la prima ci risulta che non c’è una indicazione corretta circa il divieto di accesso dal 1 aprile al 15 giugno dove il limite è su tutta l’area di percorrenza e non solo al canneto”.
“La segnaletica didattica posta sulle bacheche invece non riporta in modo corretto tutti i divieti a cui è soggetta l’area. Ciò ha comportato nel tempo confusione tra i frequentatori. Per questo motivo facciamo richiesta di sostituire i vecchi cartelli con nuovi aggiornati nelle informazioni dei divieti (ingresso motocicli, cani, accesso nell’area dal 1 aprile al 15 giugno)”.
Divieti e normative a cui poi dovrebbero seguire controlli: “La maggior parte delle segnalazioni che ci sono pervenute riguardano la totale mancanza di vigilanza nell’area. L’articolo 19 del regolamento prevede, oltre al ricorso al personale proprio del Comune, di avvalersi del servizio volontario di vigilanza ecologica. Chiediamo che venga ripristinata la vigilanza in tutta la zona come previsto dalla legge regionale e che vengano comminate anche sanzioni, indicandole nella cartellonistica, quando non vengano rispettate le norme.