Dati pressoché stabili rispetto al 2023: sport e scuola si confermano i più ambiti; non decolla il bonus cultura
Rispetto allo scorso anno sono state introdotte delle modifiche dalla nuova amministrazione comunale: “Ora analizzeremo bene i dati”
MERATE – I bonus sport e scuola si confermano i più gettonati dalle famiglie meratesi, mentre quello cultura, introdotto nel 2023, continua a non decollare fermandosi di poche unità sopra la decina. E’ il quadro che emerge dai primi dati relativi all’adesione ai bonus sport, scuola e cultura proposti anche quest’anno dall’amministrazione comunale come strumenti di sostegno ai genitori i cui figli frequentano le scuole, praticano attività sportive e culturali.
Rivisti nei criteri rispetto alla misura introdotta, ormai cinque anni fa, dall’allora amministrazione comunale guidata dal sindaco Massimo Panzeri, i bonus hanno visto ridimensionata la platea di potenziali beneficiari, restringendone il campo alle famiglie con reddito Isee inferiore a 30mila euro (prima era 40mila euro). Non solo, ma proprio per sostenere maggiormente i nuclei meno abbienti sono state stabilite delle fasce Isee prevedendo degli importi di bonus differenti.
Una scelta che aveva fatto discutere con gli ex amministratori comunali pronti a stigmatizzare la restrizione introdotta, parlando di un’eccessiva penalizzazione del ceto medio. L’ex assessore al Welfare Franca Maggioni aveva protocollato un’interrogazione chiedendo lumi in merito, preoccupata che l’abbassamento della soglia massima di accesso alla misura di sostegno potesse penalizzare troppi meratesi. La maggioranza aveva invece difeso a spada tratta l’innovazione apportata sostenendo di voler invece ampliare la platea di destinatari andando a intercettare quelle famiglie che proprio per mancanza di un sostegno, non si avvicinano al mondo dello sport e a quello della cultura.
Le domande protocollate entro la scadenza fissata per lunedì 4 novembre (che dovranno essere tutte vagliate dagli uffici comunali per la verifica dell’effetto possesso dei requisiti) vedono un quadro sostanzialmente inalterato rispetto al 2023 con una leggera flessione di richieste, probabilmente riconducibile all’esclusione dei ceti più alti, per quello che riguarda sport e scuola.
Le richieste protocollate ammontano infatti a 130 per lo sport, 86 per la scuola e 14 per la cultura. L’anno scorso erano state 135 per lo sport, 93 per la scuola e 13 per la cultura.
“Sono dati che abbiamo appena ricevuto e che ci riserviamo di analizzare con calma nei prossimi giorni” il commento dell’assessora all’Istruzione e alla Cultura Patrizia Riva che non può fare a meno di notare il fatto che anche quest’anno il bonus cultura non sia decollato.