Merate, viale Verdi, Bocchi: “Quattro considerazioni sulla riqualificazione”

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Nuovo contributo al corposo dibattito sull’intervento di riqualificazione di viale Verdi

Il progetto verrà portato in discussione giovedì prossimo in commissione urbanistica

 

MERATE – Quattro considerazioni sul progetto di viale Verdi. A presentarle è un cittadino, Antonio Bocchi, che ha deciso di fornire il suo contributo in merito al progetto di riqualificazione dell’importante arteria che collega, da est a ovest, la città di Merate. L’intervento verrà discusso in commissione urbanistica giovedì prossimo, 21 maggio, alle 18 e ha già suscitato in queste settimane diverse prese di posizione soprattutto da parte di chi, come, tra gli altri, il comitato civico ambiente, vorrebbe mantenere verde l’area parcheggio situata davanti alla scuola materna, asilo nido e centro diurno integrato.

Un dibattito acceso e articolato all’interno del quale si è inserita anche la voce di Bocchi. Partendo dalla premessa che “viale Verdi non è proprietà del comitato viale Verdi ma di tutti i cittadini”, il cittadino meratese condivide alcune osservazioni che “non possono essere sottovalutate da un’amministrazione che, come tutte, deve fare i conti con l’esperienza del virus Covid-19 e ripensare ad una città green”.

Quattro le considerazioni. La prima è quella di “ripensare alla spesa magari con più riguardo al sociale vista la nuova situazione economica dovuta all’emergenza che si è venuta a creare”.

La seconda riguarda invece la viabilità: “Il progetto viale Verdi viene decantato dai promotori come la soluzione per diminuire il traffico, in realtà lo aumenterà. Sostituire i semafori con le rotonde renderà il traffico più scorrevole facilitando quindi il transito Bergamo Lecco e viceversa”. Non solo per Bocchi fondamentale sarebbe incentivare la pista ciclabile anziché toglierla definitivamente.

La terza osservazione riguarda il verde e il cemento: “Le amministrazioni che si sono susseguite a Merate hanno di fatto cementificato ovunque ci fosse un poco di verde, a volte con molto danno (vedi area Cazzaniga) e ora si vogliono pure fagocitare l’unico spazio verde del viale. Personalmente la proposta del gruppo civico ambiente mi sembra molto sensata. Pini adulti non si tagliano, la loro funzione per combattere l’inquinamento è fondamentale per la nostra salute. E non si venga a dire tanto ne pianteremo di nuovi; alberi adulti non si sostituiscono con alberi giovani. Quello che sarebbe opportuno è lasciare gli alberi esistenti e piantumare altri alberi giovani”.

L’ultima considerazione riguarda infine i parcheggi e la previsione di punti per la ricarica di auto elettriche: “Ben vengano i punti di ricarica, ma bisogna anche incentivare la nascita di un distributore di gas metano per ridurre da subito costi e inquinamento utilizzando bus e auto a metano, pratica già in uso in molte città; inoltre del servizio potrebbero beneficiarne da subito i mezzi natural power in dotazione al servizio sanitario locale”.

La conclusione di Bocchi è praticamente scontata: “Merate deve diventare una città a misure d’uomo non un dormitorio. La rivalutazione del progetto viale Verdi potrebbe essere un buon segnale per tutti i cittadini”.