Potenziati gli strumenti e le attrezzature a disposizione della Cardiologia dell’ospedale di Merate
“Lavoriamo in équipe con Lecco per assicurare la miglior cura dei pazienti”
MERATE – Un angiografo di ultima generazione, presente in Lombardia in sette realtà ospedaliere, è stato installato nella sala angiografica ed emodinamica/elettrofisiologia dell’unità di cura coronarica ed emodinamica dell’ospedale San Leopoldo Mandic di Merate, riaperta da alcune settimane dopo un corposo intervento di ristrutturazione.
“Stiamo parlando di un gioiellino” ha detto orgoglioso il direttore generale dell’Asst Lecco Paolo Favini presentando questa mattina, venerdì, in conferenza stampa i risultati di un investimento costato tra le 700 e gli 800mila euro.
Il nuovo angiografo garantisce infatti una migliore qualità delle immagini, permette di lavorare utilizzando una quantità di radiazioni sensibilmente inferiore rispetto al precedente e consente di ampliare in maniera significativa l’attività del reparto guidato da Stefano Maggiolini, Direttore Struttura Complessa Cardiologia Merate.
Sono oltre trecento le coronarografie e più di cento le angioplastiche eseguite in un anno presso l’Emodinamica di Merate, a cui si aggiungono 120 circa impianti di pacemaker o stent posizionati per salvare la vita a pazienti con patologie cardiologiche. Tra questi anche due signore ultracentenarie (di 103 anni una e 101 l’altra) a cui è stato posizionato un pacemaker.
“Con questo nuovo macchinario si aprono prospettive interessanti” ha aggiunto Maggiolini, mostrando dispositivi e le attrezzature della sala, dotata anche, per l’attività di elettrofisiologia, di una strumentazione in grado di consentire la terapia ablativa delle aritmie sopraventricolari come il Flutter atriale e le tachicardie parossistiche sopraventricolari con un’apparecchiatura di ultima generazione.
Il sistema Carto permette la ricostruzione in 3D delle camere cardiache ed è in grado di mappare con grande precisione la sede dove effettuare l’ablazione. Questa settimana, in collaborazione con Antonio Pani, specialista della Cardiologia di Lecco, è stata effettuata con successo la prima ablazione di Flutter.
“La ristrutturazione dell’Unità di Cura Coronarica, l’ottimizzazione degli impianti e l’installazione del nuovo angiografo si accompagna ad un’implementazione dell’attività di sala con nuove procedure sia di interventistica coronarica – come il trattamento delle occlusioni coronariche croniche e delle lesioni calcifiche con aterectomia rotazionale e litotripsia endovascolare – sia di interventistica strutturale, come la chiusura dei forami ovali, dei difetti interatriali e delle auricole.
Si è attivato altresì un programma volto all’effettuazione di procedure di denervazione renale finalizzate al trattamento dell’ipertensione arteriosa resistente” ha concluso il primario.
Soddisfatto anche Giovanni Rossi, direttore Dipartimento Cardiovascolare ASST Lecco, che ha sottolineato come l’obiettivo strategico dell’azienda sia quello di lavorare in équipe tra Lecco e Merate. “Abbiamo tre sale per l’emodinamica che collaborano tra di loro in maniera sinergica. La peculiarità organizzativa della nostra Emodinamica è che i laboratori di Lecco e Merate costituiscono un’unica unità dipartimentale in cui i medesimi medici ed infermieri collaborano ruotando su entrambi i presidi. Ciò permette inoltre di raggiungere volumi complessivi di attività molto alti, che fanno del nostro laboratorio uno dei maggiori centri della Regione”.
Un passaggio fondamentale, sottolineato anche da Favini: “Dobbiamo cambiare la prospettiva e iniziare a pensare in termini di Asst Lecco andando quindi oltre all’impostazione ospedale di Lecco da una parte e ospedale di Merate dall’altra. E’ una capacità che abbiamo già sviluppato nel settore della Breast Unit e che vogliamo mutuare anche nella ginecologia. Siamo un’azienda infatti che si appoggia su più gambe”.
Un particolare rimarcato anche da Vito Corrao, direttore sanitario di Asst Lecco che ha anche voluto lanciare un messaggio nella direzione del dibattito, mai chiuso, sul futuro del Mandic: “Questo investimento denota una volontà precisa dell’Asst Lecco di sviluppare competenze e diagnostiche anche a Merate”.
Presenti in conferenza stampa anche tre rappresentanti dell’Aipa Antonio Alvaro (presidente) e i consiglieri Celestino Brambilla e Renato Panzeri. I soci dell’associazione italiana pazienti anticoagulati hanno contributo al rinnovamento della sala coronarica attraverso la sostituzione del bancone di lavoro / controllo dell’Ucc: “Vi chiediamo ora di fare buon uso del nuovo macchinario, promettendo di continuare la collaborazione con l’ospedale” ha rimarcato Alvaro, ricordando che Aipa ha donato in 7 anni 90mila euro all’Asst Lecco per l’acquisto di macchinari.