La lettera inviata a Trenord e alla Regione con una soluzione di compromesso
“Ritorniamo all’orario in vigore prima della chiusura del ponte San Michele con rinforzi nelle ore di punta”
PADERNO – Il sindaco di Paderno D’Adda Gianluca Torchio e il sindaco di Robbiate Daniele Villa, insieme ai sindaci di Gianluca Sala di Terno d’Isola, Marzio Zirafa di Ponte San Pietro e Michele Pellegrini di Calusco d’ Adda, hanno scritto una lettera ai vertici di Trenord e a Regione Lombardia, in merito ai disservizi sulla linea ferroviaria Bergamo-Milano via Carnate.
La lettera
“A seguito della videoconferenza del 29/10/2020 con la quale segnalavamo i disservizi sulla tratta ferroviaria Bergamo-Milano via Carnate e per i quali era stata da Voi proposta una rimodulazione degli orari entrata in vigore a partire da lunedì 9 novembre, con la presente siamo a rilevare alcune criticità e a suggerire, secondo le esigenze riscontrate da parte dell’utenza, la soluzione che riteniamo più idonea.
La nuova rimodulazione degli orari a giudizio di studenti e pendolari risulta peggiorativa addirittura rispetto al servizio che era presente sulla linea prima della chiusura del Ponte S. Michele. Se questa situazione ha creato disagi limitati durante la zona rossa, ora con il ritorno alla didattica in presenza per le superiori e un aumento della mobilità con il passaggio alla zona arancione e poi sperabilmente gialla, diviene rilevante ristabilire collegamenti adeguati sia verso Bergamo sia verso Milano negli orari di punta frequentati da studenti e lavoratori anche al fine di evitare assembramenti sui vagoni.
In particolare, le maggiori criticità riscontrate riguardano:
- la mancanza di rinforzi alla mezz’ora verso Bergamo la mattina per evitare
sovraffollamenti degli spostamenti degli studenti delle superiori che devono
raggiungere gli istituti del capoluogo; - la riduzione dei rinforzi alla mezz’ora per i viaggiatori che si recano a Milano per lavoro
la mattina e la sera.
L’orario entrato in vigore con la riapertura del ponte San Michele il 14 settembre 2020, nonostante il numero di corse adeguato, aveva il principale problema di far partire e terminare i rinforzi alla mezz’ora dalla stazione di Terno, andando a danneggiare gli studenti dell’Isola Bergamasca diretti a Bergamo e i pendolari che si recavano a Milano dalle stazioni di Ponte San Pietro e Bergamo.
Per risolvere le due principali criticità, considerata l’attuale situazione di stress del servizio ferroviario e in attesa degli interventi strutturali che coinvolgeranno la tratta (ovvero il raddoppio Curno – Bergamo e che permetteranno l’attivazione di un servizio ogni 30’ sulla
linea), proponiamo una situazione di compromesso ovvero il ritorno all’orario in vigore prima della chiusura del ponte San Michele, con i rinforzi alla mezz’ora nelle ore di punta fino a Bergamo. Questa scelta – seppur non ottimale – risulterebbe infatti compatibile con le caratteristiche della linea in quanto già in vigore due anni fa, tanto più dopo l’intervento al ponte San Michele.
Nello specifico, rispetto all’attuale orario, si chiede in particolare il ripristino delle seguenti corse:
- 25821, 25825 in partenza da Milano Porta Garibaldi alle 7.01 e 8.01 con arrivo fino a Bergamo. Queste corse sarebbero soprattutto a servizio degli studenti delle superiori per via degli orari scaglionati di entrata.
- 25857, 25861 in partenza da Milano Porta Garibaldi alle 16.01 e 17.01 con arrivo fino a Bergamo. Queste corse servirebbero a ripristinare i servizi che sono stati tolti con la rimodulazione e che servivano i lavoratori part-time.
- 25828, 25832 in partenza da Bergamo alle 7.50 e 8.50 con arrivo a Milano Porta Garibaldi. Queste corse servirebbero per i pendolari (sia lavoratori che studenti universitari) che per via dello scaglionamento degli orari devono raggiungere Milano tra le 9 e le 10.
Questa soluzione rappresenta un primo passo per tornare a garantire ai cittadini dei nostri Comuni e di quelli dell’Isola Bergamasca un servizio che di fatto è stato loro precluso per due anni per via della chiusura del ponte San Michele e che ancora oggi risulta insufficiente. Alla luce di quanto esposto, disponibili ad un eventuale confronto per addivenire ad una soluzione migliorativa rispetto a quella attuale, rimaniamo in attesa di un Vostro riscontro”.