Merate, una panchina rossa per dire basta alla violenza contro le donne

Tempo di lettura: 2 minuti

L’iniziativa porta la firma del gruppo Ora Basta

La panchina rossa verrà posata il 25 novembre, in occasione della giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne

MERATE – Una panchina rossa per Merate, come simbolo del posto occupato nel mondo da una donna che non c’è più, portata via dalla violenza che molto spesso ha origine nell’ambito familiare. E’ quanto verrà posato il 25 novembre in viale Lombardia, davanti all’ingresso dalla sala civica, in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Donata dall’amministrazione comunale e dipinta dalle volontarie del gruppo, la panchina rossa resterà a testimoniare l’impegno delle associazioni del Meratese sul tema universale della violazione dei diritti delle donne, che ancora nel terzo millennio causa un numero impressionante di vittime, impedisce lo sviluppo sociale nelle aree del mondo più disagiate e frena il progresso verso la parità di genere.

L’iniziativa porta la firma del gruppo Ora Basta, da sempre molto attivo sul tema (lo scorso anno era stato organizzato un flash mob impossibile da replicare per evidenti ragioni legate al Covid) composto dalle associazioni Merate in Comune (capofila), L’Altra metà del cielo – Telefono Donna di Merate, Dietro la lavagna, Soroptimist International Club, Inner Wheel Italia, Rotary International e Piccoli Idilli con il patrocinio del Comune di Merate, l’appoggio di Retesalute e il sostegno del comitato pari opportunità dell’ordine avvocati di Lecco.

!La data del 25 novembre, che commemora il brutale assassinio delle tre sorelle Minerva, attiviste politiche della Repubblica Dominicana, ordinato dal dittatore Rafael Trujillo nel 1960, dal 1981 è divenuta la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne – fanno sapere dal gruppo Ora Basta – . La violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani e, secondo il rapporto dell’agenzia delle Nazioni Unite per l’Uguaglianza di Genere (UN Women), colpisce una donna su tre in tutto il mondo. Questo tipo di violenza – conseguenza della discriminazione nei confronti delle donne, nonché delle persistenti disuguaglianze tra i generi – ostacola il progresso in molti settori, tra cui l’eliminazione della povertà, la lotta contro le malattie endemiche, la pace e la sicurezza”.

 

Considerazioni a cui segue l’auspicio che “la prevenzione non solo è possibile, ma indispensabile ed essenziale: raggiungere l’uguaglianza di genere è la via per prevenire i conflitti e gli alti tassi di violenza contro le donne. Anche la nostra città non è esente da significativi casi di violenza di genere, perpetrata soprattutto in ambito domestico, che spesso si manifesta nella variante psicologica, la più difficile da individuare e soccorrere, quasi sempre accompagnata da dipendenza economica della donna e dal suo isolamento sociale”.