Questa mattina il corteo e il taglio del nastro della 409esima edizione della fiera
La mostra zootecnica, il battesimo della sella e gli spettacoli con i rapaci: tantissime le attrazioni per le famiglie
OGGIONO – Taglio del nastro e su il sipario della 409esima edizione del Feròn de Ugion, tra le più antiche e amate manifestazioni di Oggiono, e di diritto tra le più importanti tradizioni.
“Sta andando benissimo, oltre ogni nostra aspettativa – commenta il presidente della Pro Loco cittadina Danilo Riva – alle 16 abbiamo ancora ordinazioni per la cucina, a mezzogiorno l’area ristoro è stata presa d’assalto, complici anche le temperature, che rispetto alle previsioni, si sono rivelate più alte”.
Il Fierone di Oggiono “è la festa clou della nostra città, seguita dal Carnevale – continua Riva -, richiede oltre due mesi di organizzazione”. E sono più di 50 i volontari impegnati per la buona riuscita della manifestazione.
Asini, cavalli, falconieri e animali dell’aia: nell’area dedicata alla zootecnica mancano mucche, pecore e maiali a causa della Bluetongue, ma per non far avvertire l’assenza si è puntato su attrazioni amate dai bambini e dalle famiglie, dal battesimo della sella alle esibizioni dei rapaci.
Il “Feròn” – patrocinato dal Comune di Oggiono, dalla Provincia di Lecco, Regione Lombardia e l’Unione nazionale delle Pro Loco d’Italia, si è aperto questa mattina alle 10 con il corteo a snodarsi lungo il viale della Vittoria. Secondo tradizione, il sindaco Chiara Narciso era sul calesse in prima fila, poi le autorità civili e i cittadini, sulle note del Corpo musicale Marco d’Oggiono.
Tra le istituzioni presenti il sottosegretario della Regione Lombardia Mauro Piazza, il consigliere regionale Giacomo Zamperini e il consigliere provinciale Alessandro Negri.
A benedire la fiera, con un messaggio di consapevolezza e rispetto dell’agricoltura e dell’allevamento, don Maurizio Mottadelli.