Valsassina, consegnate nove medaglie d’onore a parenti dei deportati e internati

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La cerimonia ieri, mercoledì, a Villa Migliavacca a Introbio alla presenza delle massime autorità

Il prefetto Sergio Pomponio: “Segno di riconoscimento in memoria di quello che non dovrebbe mai più verificarsi”

INTROBIO – Una cerimonia sentita e partecipata quella che si è svolta ieri mattina nella sede comunale di Villa Migliavacca a Introbio per la consegna delle Medaglie d’Onore ai parenti di nove valsassinesi deportati e internati nei lager nazisti. Martedì scorso altre 13 medaglie d’onore erano state consegnate durante un’altra cerimonia svolta nell’auditorium della Casa Dell’Economia a Lecco. Presenti le massime cariche civili e militari, cittadini e alcuni alunni delle classi 3^A e 3^B della scuola secondaria di Introbio.

Un momento della cerimonia di Ieri a Villa Migliavacca a Introbio
Un momento della cerimonia di Ieri a Villa Migliavacca a Introbio

Ad aprire la cerimonia il sindaco di Introbio Adriano Airoldi: “Questa è una giornata che segna una data importante per la storia della nostra valle. Il nostro territorio è stato colpito pesantemente ed è giusto ricordare e avere memoria augurandoci che non si verifichino più episodi del genere. Ringraziamo la presenza dei famigliari degli insigniti e le autorità che sono intervenute in questa giornata. Un ringraziamento particolare ad Amanti che si è adoperato nelle ricerche storiche e nella produzione dei documenti necessari per arrivare ad ottenere questi riconoscimenti”.

Augusto Giuseppe Amanti è anche autore con Angelo Favoni del libro Valsassinesi internati nel III° Reich: “Oggi ricordiamo nove medagliati valsassinesi, tre di questi morti nei lager nazisti, pensiamo che un ragazzo ballabiese aveva appena 18 anni e ha trovato la morte a Mauthausen. Sono uomini che hanno rifiutato di tradire un giuramento fatto e scelto di restare fedeli all’Esercito Italiano”.

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Il Prefetto Sergio Pomponio ha evidenziato l’importanza dei valsassinesi durante il Secondo Conflitto Mondiale: “La Valsassina si è contraddistinta per i numerosi atti di eroismo e più di altri territori ha pagato in termini di caduti e deportati. Con queste cerimonie adempiamo a un obbligo morale di riconoscere il sacrificio di queste persone. Molti di loro hanno raccontato o scritto storie drammatiche di sofferenza. Noi diamo un riconoscimento della memoria pro-attiva, di quello che non dovrebbe mai più verificarsi. La la storia purtroppo si ripete, siamo quasi sconfortati nel tornare su questi argomenti e su atrocità, con la speranza di non doverne mai più parlare. Queste cerimonie devono diventare un’abitudine perché simboleggiano un bene a cui ci si deve abituare”.

I ragazzi delle classi della scuola secondaria di Introbio hanno letto degli stralci di diari e lettere dei deportati. Presente per la Provincia di Lecco Mattia Micheli, oltre al sindaco di Introbio Airoldi presenti il sindaco di Ballabio Giovanni Bruno Bussola, il sindaco di Pasturo Pierluigi Artana, il sindaco di Taceno Alberto Nogara, il sindaco di Margno Giuseppe Malugani e il sindaco di Premana Elide Codega.

I cittadini premiati con la medaglia d’onore alla memoria

  • Bellati Primo nato a Premana 29.10.1920
  • Bergamini Giuseppe nato a Pasturo 03.11.1922
  • Goretti Filippo nato a Ballabio 27.05.1926
  • Invernizzi Deo nato a Ballabio 11.05.1924
  • Invernizzi Giovanni nato a Ballabio 21.01.1916
  • Invernizzi Lanfranco nato a Ballabio 12.08.1912
  • Lombardini Gianfranco nato a Ballabio 31.08.1924
  • Pensa Antonio nato a Taceno 07.11.1920
  • Valsecchi Davide nato a Ballabio 18.04.1917