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PREMANA – “Grandi numeri”, questo il commento di fine giornata di un soddisfattissimo Filippo Fazzini del Comitato Organizzatore del Giir di Mont.
Già, i numeri, quest’anno davvero importanti a cominciare da quel tempo record stratosferico che porta la firma di Petro Mamu: 3 ore 5 ‘ e 59” per chiudere i 32 chilometri e 2400 metri di dislivello della Sky Race premanese. Tempo da urlo anche quello di Alin Zinca Ionut (Valetudo Skyrunning): 3h 9′ e 21”, crono sotto di 3 minuti dal precedente record di Kilian Burgada.
Ma non sono solo questi i numeri che fanno sorridere Fazzini & C., sono state infatti le oltre 400 iscrizioni per la Mini Sky Race di 20 km e le oltre 500 per la 32 km, per un totale di oltre mille atleti ai nastri di partenza. Senza dimenticare, restando sempre nel solco dei numeri, delle circa 5000 persone che domenica hanno fatto capolino in quel di Premana, molte delle quali si sono abbarbicate sugli alpeggi per incitare e sostenere gli skyrunner.
“Il paesello (Premana, ndr) ha tenuto bene, anche se con queste cifre siamo al limite – spiega Fazzini – Noi ci diamo da fare ogni anno per cercare di migliorare l’organizzazione, ce la mettiamo tutta ed è veramente un lavoraccio, ma è pur vero che siamo in tanti e tutti uniti e ad ogni volta riusciamo a centrare gli obiettivi”.
E uno dei prossimi obiettivi potrebbe essere quello di avere ai nastri di partenza il fenomeno eritreo Mamu a fianco dello spagnolo Burgada. “Siamo sempre alla ricerca di grandi atleti ed è da due anni che corteggiamo Mamu – spiega Fazzini – L’anno scorso per problemi legati al visto non ha potuto esserci, quest’anno ha fatto uno show di gara. Speriamo, a questo punto, di vederlo l’anno prossimo ai nastri di partenza a fianco di Burgada”, per quella che potrà essere una sfida tutta da gustare dal primo all’ultimo minuto.
Per quanto riguarda le donne? “Beh, sulla giovane Dragomnir c’è poco da dire, è un fenomeno – spiega Fazzini – Mi spiace solo per l’infortunio occorso ad Elisa Desco che l’ha costretta al ritiro”.
Giir di Mont, va ricordato, che ancora una volta ha avuto l’onore di avere le telecamere di Rai Sport 2 con gara trasmessa in differita alle 12.45. “Credo che questa sia una vetrina più importante per Premana che per il Giir di Mont”, ha chiosato Fazzini.
E proprio su quest’ultimo aspetto si è soffermato Stefano Gianola, presidente dell’Agenzia di Promozione Turista Alta Valsassina: “Credo che il Giir di Mont debba essere un trampolino di lancio per lo sviluppo dell’indotto turistico premanese. Viviamo ormai da qualche anno una situazione assurda: ospitiamo una gara di livello internazionale e in paese non c’è una struttura ricettiva, con atleti che devono essere ospitati in case private oppure appoggiarsi a strutture di altri comuni. Pensare che il paese organizzatore del Giir di Mont sia quello che giova meno, in termini di indotto, rispetto ad altri comuni della Valsassina è alquanto singolare. Quindi, i più vivi complimenti al Comitato Organizzatore che come sempre ha lavorato al meglio, mentre all’Amministrazione e ai nostri politici il più sentito consiglio di progettare quanto prima un’implementazione della ricettività a Premana, per non perdere un’occasione unica”.
E la parola ricettività è quasi una parola d’ordine per lo stesso sindaco Nicola Fazzini: “Se da una parte possiamo definirci degli artigiani dell’accoglienza, per come Premana e i premanesi sanno coinvolgere atleti e pubblico, dall’altra parte è evidente che un obiettivo principe deve essere quello di migliorare la ricettività, problema che si acutizza proprio in un’occasione come quella del Giir di Mont. Per il resto, credo che ci sia davvero poco da dire, a parte ringraziare il Comitato, gli sponsor e tutti i volontari che si sono prodigati con grande passione e attaccamento per la buona riuscita di questo grande evento”.
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