RADIO LECCOCITTÁ CONTINENTAL 
LECCO – Il nuovo corso del Basket Lecco ha iniziato col piede giusto a mettere le basi per il futuro. La prima squadra, con molti giovani del vivaio, ha infatti trionfato nella Summer League di Bernareggio, evento che resta a cavallo tra la vecchia e la nuova stagione, con molti giocatori “in prova”.
I roster delle partecipanti al torneo sono ampiamente sperimentali, ed è stato così anche per la squadra lecchese. Dopo aver schierato, nelle prime partite, Angiolini e Cisse, i blucelesti si sono affidati quasi interamente a giocatori cresciuti nel territorio. In finale sono scesi in campo Negri, Todeschini, Bassani, Spreafico – ex Calolzio e Mandello – assieme a un gruppo di giocatori del 1996 e 1998.
Il Basket Lecco – dopo aver vinto il girone contro squadre di livello inferiore – ha disputato due buone partite battendo PallMi in semifinale – punteggio di 70-67 – il 24 giugno 2014 e vincendo la finale contro Urania il 26 col punteggio di 74-69. In panchina, visto il largo apporto di giovani giocatori e l’assenza di coach Meneguzzo – a Bormio per impegni federali – è andato Alessandro Riva, vice allenatore della squadra U17 nella passata stagione.
Nella finale contro Urania sono stati importanti anche molti ragazzi del 1998, alcuni ancora quindicenni, quando gli avversari si sono concentrati sulla marcatura di Negri. Bassani ha dominato il pitturato e Todeschini, nonostante i soli 21 anni, ha giocato da play navigato.
“Sono molto contento del risultato – ha dichiarato coach Riva – e anche dei miglioramenti che i ragazzi hanno fatto. Sono cresciuti di partita in partita, disputando un ottimo torneo.”
I complimenti alle nuove leve sono arrivati anche dal capitano Andrea Negri. “Sono stati bravi anche solo a tenere il campo, visto che spesso tra gli avversari c’erano giocatori importanti ed esperti. Hanno molto da imparare, vista la giovane età, ma se continueranno a lavorare duro potranno togliersi molte soddisfazioni. Sono contento per la vittoria nel torneo, anche se le squadre in campo erano ampiamente sperimentali.”
