Calcio Lecco, sale l’attesa: domani è il “B-Day”

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Statua Manzoni

Atteso l’esito del ricorso presentato dalla società bluceleste

Domani il Consiglio Federale della Figc si esprimerà in merito

LECCO – Sale l’attesa per la Calcio Lecco e per tutti i tifosi blucelesti a fronte di quanto succederà nella giornata di domani, venerdì, quando il Consiglio Federale della Figc dovrebbe comunicare l’accoglimento o meno del ricorso presentato dalla società di via Don Pozzi e quindi stabilire se il Lecco è stato ammesso al Campionato di Serie B oppure no.

Ricorso, ricordiamo, necessario dopo che la Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi della Figc ha respinto l’iscrizione al campionato di Serie B. Respingimento dovuto alla questione stadio non omologato per la serie Cadetta.

La vicenda, ormai nota, verte, semplificandola, su ritardi (questione di ore, non di settimane) nell’invio di documenti da parte della società bluceleste alla Lega Serie B.
Documenti necessari per poter giocare le partite casalinghe allo stadio Euganeo di Padova in attesa dei lavori di sistemazione dello stadio Rigamonti Ceppi. Nel ginepraio burocratico, ci sarebbe stato anche l’invio di una richiesta di proroga (a quanto pare non accolta) per l’utilizzo dello stesso Rigamonti Ceppi a fronte dei lavori necessari per l’omologazione.

Attesa quella per domani, che in città sale oltremodo, con una serie di cartelloni apparsi in diverse zone, inneggiando al Lecco in Serie B e non solo.

striscione calcio lecco

Intanto, già nei giorni scorsi, da più parti d’Italia, anche per voce di illustri giornalisti sportivi e non, sono giunti sostegni e considerazioni favorevoli all’ammissione del Lecco al Campionato di Serie B, vittorioso sul campo contro il Foggia (sia all’andata che al ritorno) nella finale Play Off.

Agli occhi dei più, appare evidente che il caso Lecco sia una questione di lana caprina, dove il problema sta nella forma e non certo nella sostanza. La sostanza invece c’è tutta lato solidità societaria, dato che il Lecco ha vinto sul campo e si affaccia alla Serie B con un bilancio in regola.

Tutto questo strappa un sorriso amaro, se paragonato a situazioni di ben altro tenore e natura, come per esempio quanto successo alla Sampdoria. Proprio ieri, mercoledì, la Covisoc con una nota stampa ha fatto sapere che: “La società (retrocessa dalla Serie A alla Serie B, ndr) è stata deferita a titolo di responsabilità diretta e propria per il mancato versamento dei contributi Inps relativi agli emolumenti dovuti ai tesserati per le mensilità di gennaio, febbraio e marzo 2023”.

Ovviamente, lunga vita alla Samp con l’auspicio di rivederla quanto prima in Serie A, ma “de facto” il “peccato sampdoriano” appare ben più grave di quello lecchese, sostanziato nel ritardo (di qualche ora) nell’invio di una manciata di documenti. Chissà se la manzoniana Provvidenza intercederà a favore dei blucelesti. Domani, l’ardua sentenza.