Composta da papà Marco, mamma Clara e i due figli Pietro e Giulio
“Per me c’è tanto divertimento, c’è il giusto spirito di competizione e posso dire che faccio parte di un bel gruppo. Poi ho la possibilità di seguire i miei figli”
GARLATE – Prosegue il viaggio all’interno delle famiglie in casa Bmx Garlate. Dopo aver presentato la famiglia Laddaga e la famiglia Caslini, è il momento di conoscere anche la famiglia Tavola.
Quando una passione sportiva viene contagiata dalla passione del padre verso i figli, o viceversa, è sempre un motivo di darne risalto. Una famiglia dove il padre, ed i due figli, praticano lo stesso sport. Sta di fatto che la società garlatese, team conosciuto a livello nazionale ed internazionale, può vantarsi di avere all’interno, anche queste situazioni decisamente particolari, ma molto interessanti. Tra i tesserati della società della Bmx Garlate, quindi, la famiglia Tavola: papà Marco, ed i figli Pietro e Giulio.
Di seguito l’intervista alla famiglia Tavola.
Come nasce la passione per la bmx in casa Tavola?
“La passione per la BMX nasce dall’avvicinamento a questo sport da parte di Pietro, che è venuta naturale dato che seguivamo già il mondo della MTB. Abbiamo conosciuto per caso la realtà della Bmx Garlate e Pietro ci ha chiesto di provare questa esperienza. Subito dopo tutta la famiglia è stata coinvolta. È una disciplina che mi ha incuriosito e che ho apprezzato seguendo Pietro. Per me c’è tanto divertimento, c’è il giusto spirito di competizione e posso dire che faccio parte di un bel gruppo. Poi ho la possibilità di seguire i miei figli. Ma non parlate di me a livello agonistico. Parliamo dei figli e della bmx”.
Prendiamo l’assist di papà Marco per iniziare la mini intervista con Pietro
“Sono un G4, e quindi, ho 10 anni. Ho appena terminato la 4° elementare della scuola primaria di Sala di Calolziocorte. Andare in pista con la bmx mi mette di buon umore e mi da tanta grinta. Assieme a tutti i miei compagni di squadra mi diverto veramente tanto. Ho trovato tanti nuovi amici e poi ho anche la possibilità di condividere questo sport con il mio fratellino”.
Il tuo sogno nel cassetto?
“Voglio diventare campione del mondo nella categoria Junior come ha fatto Marco Radaelli. Sarebbe fantastico”.
La parola passa al fratellino Giulio
“Ho 5 anni, sono un Apripista. Sono un mezzano della scuola dell’infanzia di Sala. Mi diverto molto con la mia bmx e poi sono vicino a Pietro, mio fratello, e al mio papà. Mi piacciono molto le partenze e fare le gobbe”.
Cosa vorresti fare da grande?
“Continuare ad andare in bici!”.
E dietro a questi determinati piloti, c’è anche l’importante figura di Clara. Moglie di Marco, mamma di Pietro e Giulio. Cosa dice di questa unicità sportiva in casa sua?
“È uno sport tosto, che richiede tanta energia, costanza e determinazione, che ci mette alla prova ma ci ha fatto crescere. Posso solo ritenermi fortunata! Ed in qualche modo posso dire di far parte anch’io di questo team. Siamo tutti orgogliosi di quello che facciamo. E, poi come mamma, vedo i miei figli fare sport, stare in gruppo, fare amicizia e far parte di una splendida società”.