Il Lecco affronta domani a Caravaggio l’Atalanta U23: calcio d’inizio alle 15
Volpe: “Condizione fisica in crescita, è una frustrazione lavorare così”
LECCO – “Più che preoccuparmi dell’Atalanta che è una squadra difficile da interpretare che prende tanti gol ma ne fa anche tanti. Mi preoccupo di più della mia perchè si fa fatica a lavorare, poi questa situazione sta diventano la normalità”. Queste le parole di mister Gennaro Volpe alla vigilia di Atalanta U23-Lecco che si giocherà domani alle 15 al Comunale di Caravaggio.
“Lavorare con 13/14 giocatori da venti giorni è difficile – prosegue il tecnico – sono venuto qui per fare un buon lavoro ma con questa emergenza. Domani, infatti, saremo ancora in 13 con tre ragazzi della primavera. Sono realista e obiettivo, un risultato non può nascondere le difficoltà del momento. In questo momento sto più gestendo che allenando”.
L’unica zona del campo in cui Volpe ha maggiore possibilità di scelte è l’attacco: “Ho la possibilità di scegliere tra 4 giocatori. Mendoza ha rinnovato ma deve ancora crescere ed avere più cultura del lavoro. Anche Zuberek è un giovane di grande prospettiva”.
Sull’emergenza infortunati: “L’unico che abbiamo in parte recuperato è Billong che è a disposizione. Sul modulo? Continuerò con il 3-5-2 senza cambiare e portando avanti la mia idea. Però non avere una contrapposizione durante gli allentamenti mi fa arrabbiare. Sono tutti infortuni muscolari”.
“Battistini ha la tendinite, Beghetto un infortunio al flessore, condizione non solo fisica ma anche mentale, che in questo momento non ha. Vorrei avere competizione in allenamento ma in questo momento non c’è. Non bisogna prendere in giro nessuno ma conoscere la realtà dei fatti”.
Il tecnico campano è così arrabbiato per questa continua emergenza che sta diventando la normalità non l’eccezione: “Quando si subentra si prende tutto anche i problemi, ovviamente li abbiamo trovati e cercati di risolvere. Sono uno che non vuole gestire ma che vuole lavorare, avevamo il dovere di alzare alcuni numeri atletici che non corrispondevano alla nostra idea di calcio”.
“Non bisogna dimenticare, facendo fede a quello che vedo, alla prima partita vedevo gente stremata. Mentre, nell’ultima abbiamo fatto i cambi all’80’ e i giocatori stanno tenendo maggiormente il campo fino alla fine. Vorrei fare di più per dare una forma e un’identità a questa squadra e questa è mia frustrazione in questo momento”.