La cerimonia di apertura sabato 7 agosto alle ore 9.30
“Nonostante le difficoltà della pandemia, grazie agli organizzatori e agli espositori che ci hanno creduto”
BARZIO – Impegno, tantissima tenacia e amore per il territorio. Sono solo alcune delle caratteristiche che hanno permesso agli organizzatori della Sagra delle Sagre di essere di nuovo presenti, nonostante tutte le difficoltà. “Dal 1966 sempre presenti” questo lo slogan stampato sulle magliette: “Oltre a essere una manifestazione storica, dall’anno scorso credo sia una delle poche, se non l’unica, ininterrotta” ha detto Ferdinando “Pucci” Ceresa, amministratore unico della società che organizza l’appuntamento.
Non si è fermata l’anno scorso, quando tutto il mondo non si era ancora rialzato dopo essere stato investito dalla pandemia, e non si ferma quest’anno, anzi: “E’ un orgoglio perché non è facile organizzare una manifestazione così, in queste condizioni – ha continuato Ceresa -. Quando si prende un impegno bisogna arrivare fino in fondo altrimenti significa far del male alle persone e al territorio, non solo economicamente…”.
Manifestazione che ha incassato gli elogi di Fabio Canepari, che ha partecipato alla presentazione della Sagra nella doppia veste di presidente della Comunità Montana e rappresentante del comune di Barzio: “Visto ciò che sta succedendo l’organizzazione ha dovuto affrontare più difficoltà quest’anno che nemmeno l’anno scorso. Nonostante tutto si sono messi in gioco insieme agli espositori che hanno deciso di partecipare. Anche il Green Pass, nonostante dia ai visitatori la garanzia di un ambiente sicuro, per l’organizzazione rappresenta l’ennesima difficoltà da superare”.
Comunità montana che sta concludendo alcuni lavori per rendere ancora più bello, fruibile e sicuro lo spazio della Sagra con l’asfaltatura dell’anello, la realizzazione di alcuni marciapiedi e camminamenti e alcuni lavori di sistemazione della sede.
Alla sagra con il Green Pass
L’organizzazione ha voluto far chiarezza in merito ad alcune polemiche sorte rispetto all’obbligatorietà del Green Pass per l’accesso alla Sagra: “Non c’è nessuna discussione da fare, c’è un decreto legge e siamo tenuti a rispettarlo. E’ come l’obbligatorietà del casco per andare in moto. Nonostante ciò che è stato scritto e detto, non c’è nessun margine di discussione – ha chiarito Ceresa -. Sappiamo anche che avremo puntati addosso gli occhi di tutti perciò serve anche l’aiuto dei visitatori che ci devono mettere in condizione di lavorare bene per consegnare a tutti una manifestazione bella e sicura. Se ci sarà qualcuno che tenterà di fare il furbo, mi spiace dirlo, ma l’unica patente che vincerà sarà quella di pirla”.
Organizzazione che sta valutando l’allestimento in alcune fasce orarie ben precise di un punto tamponi a prezzo calmierato: “Per ora è solo una ipotesi, stiamo valutando con alcuni medici se la cosa è fattibile. L’idea è di allestire in alcune fasce orarie (durante tutta l’apertura della Sagra sarebbe impossibile) un punto tamponi a prezzo calmierato o comunque simbolico per consentire di accedere alla sagra anche a chi non ha Green Pass. E’ chiaro che l’iniziativa, qualora andasse in porto, è vincolata all’ingresso in Sagra. Voglio sottolineare che siamo al lavoro per dare una risposta concreta a polemiche inutili”.
Premio Sagra – Renato Corbetta
Sarà assegnato ai sindaci della Valsassina il premio Sagra dedicato alla memoria di Renato Corbetta papà della manifestazione più importante della Valsassina: “L’anno scorso il premio era andato a medici e infermieri per il loro impegno durante la pandemia – ha ricordato Riccardo Benedetti, direttore dell’evento -. Quest’anno assegneremo il premio ai sindaci che hanno affrontato l’emergenza in prima linea cercando di far fronte ai problemi, personali e burocratici, dei cittadini. Hanno dato una prova di capacità e dedizione encomiabili, spesso un lavoro poco evidente e poco riconosciuto. Io sono amministratore a Introbio e ho visto in prima persona come fare il sindaco in questa situazione non sia stato affatto facile”.
94 gli espositori, in aumento rispetto agli anni scorsi poiché qualcuno ha preferito prenotare spazi un po’ più piccoli lasciando liberi dei posti: “Non ci sarà Carozzi quest’anno che molto gentilmente ci ha comunicato come non riesca più a conciliare la nuova attività, che sta andando molto bene, con la presenza in Sagra – ha detto Benedetti -. Ci ha ringraziato per l’opportunità commerciale fornita dalla Sagra in questi anni. La storia di Carozzi è la stessa di tante altre aziende del territorio che sono cresciute un po’ anche grazie alla Sagra e questo non po’ che farci piacere. Al suo posto ci sarà lo staff del Risto Funivia dei Piani di Bobbio che ci ha promesso alcune sorprese”.
“Una Sagra che – ha concluso Benedetti – nonostante le polemiche da parte di qualcuno, polemiche che francamente cominciano a pesare, rappresenta un volano di tipo economico e turistico per tutto il territorio”.
Musica, sport e una messa in memoria di don Alfredo
Tanti gli eventi di contorno che verranno organizzati in un nuovo spazio coperto di oltre 100 metri quadri che sarà allestito appositamente. In primis una riunione pugilistica (domenica 8 agosto) con 8 incontri di dilettanti e uno professionistico organizzato dalla Visconta Boxe. Tutte le sere sarà organizzato uno spettacolo di intrattenimento musicale con diversi generi, ma si è scelto per quest’anno di non organizzare serate di liscio e di non montare la pista da ballo perché le regole anti-covid impediscono il ballo. Lunedì 9 agosto alle 18 sarà la volta della consegna del premio Sagra, mentre martedì 10 agosto alle 18 sarà organizzato un simposio dal titolo “Correre fa (sempre) bene?” con la dottoressa Airoldi, il dottor Artusi, l’alpinista Valerio Annovazzi e il patron di df-Sport Specialist Sergio Longoni. L’evento, che vede il sostegno del Panathlon Club di Lecco, si concluderà con una cena benefica il cui ricavato verrà devoluto al Coe. Sabato 14 agosto alle 18, infine, verrà celebrata una S. Massa in ricordo di don Alfredo Comi. Nell’area relax, sport, informazione ci saranno anche gli stage Fitsagra con associazioni e operatoti del territorio e in collaborazione col festival olistico “Armonie di Valle”.
La lotteria della Sagra
Alla presentazione ha partecipato anche don Lucio Galbiati, decano e parroco della Comunità Pastorale Maria Regina dei Monti che è entrato nello specifico dei progetti dedicati ai giovani del territorio che verranno finanziati proprio con gli introiti dei biglietti della lotteria della Sagra. Progetti che vedono uniti l’Associazione Centro Orientamento Educativo – COE, Parrocchia di Barzio – Decanato di Primaluna e il Circolo Laudato si’ di Barzio.
“Mettiamo a disposizione le nostre competenze in un contesto per certi versi deteriorato – ha detto don Lucio -. La pandemia, nonostante tante cose belle, ha messo in luce anche tanti effetti negativi. Noi ci rivolgiamo ai giovani per recuperare le due relazioni fondamentali di una persona: la relazione con gli altri e la relazione con l’ambiente. Ci è sembrato opportuno rifondare queste due relazioni attraverso un progetto che si declinasse in diverse azioni a partire da incontri negli oratori e nelle scuole. Il progetto si articola attraverso le modalità più diverse e attraverso il linguaggio dei ragazzi e utilizzeremo i soldi raccolti con la lotteria proprio per questi progetti che coinvolgeranno tutta la Valsassina. Il mio sogno è che la Valsassina diventi una valle biologica, dove i giovani abbiano la possibilità di costruire un futuro nel loro territorio, magari imparando a lavorare il latte e allora perché creare ad esempio una scuola casearia proprio qui in valle?”
Tutto è pronto per una nuova edizione della Sagra, l’inaugurazione è fissata per sabato 7 agosto alle ore 9.30. Chiusura lunedì 16 agosto con un dj set e l’estrazione dei biglietti vincenti della lotteria.