Hub dei bus, l’opposizione attacca il Comune: “L’opera è ferma e senza fondi”

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Il consiglio comunale riunito lo scorso 14 luglio per deliberare sull'hub dei bus di via Balicco

La nota firmata da tutti i consiglieri di opposizione dopo che il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso del Comune

“Dall’amministrazione parole fuorvianti”

LECCO – “La nota diffusa dal Comune di Lecco sull’esito del procedimento avanti il Consiglio di Stato relativo al progetto del Polo multimodale di via Balicco è gravemente fuorviante”. Non usano mezzi termini i consiglieri di minoranza nella replica a Palazzo Bovara sul tema dell’hub dei bus.

“Non corrisponde al vero che il provvedimento non incide sulla possibilità di realizzare l’opera: il Consiglio di Stato, in sede di impugnazione proposta dal Comune di Lecco contro l’ordinanza del Tar del 30.10.2025 che disponeva la sospensiva dell’esecuzione degli atti di esproprio, ha respinto il ricorso del Comune. Come dire: l’opera è ancora bloccata sino alla valutazione delle integrazioni richieste al Comune di Lecco. Parlare di “via libera” è quindi una mistificazione che altera la percezione dei cittadini”.

L’opposizione insiste: “Ancora più grave è il comportamento dell’Amministrazione: invece di adempiere con celerità, attenzione e competenza all’ordinanza del TAR, che chiedeva un riesame della procedura, il Comune ha scelto di impugnarla.  Ha fatto esattamente ciò che non doveva fare, aggravando il contenzioso e dimostrando scarsa attenzione alle indicazioni del giudice. Il Comune, ancora una volta, ha preferito contestare l’ordinanza e pretende oggi di presentare come un successo ciò che è invece una sconfitta processuale ed un banale rinvio sotto il profilo dell’azione amministrativa”.

“A questo si aggiunge che Regione Lombardia ha revocato il finanziamento di 14,6 milioni di euro destinato all’hub, segnando un altro brusco alt al progetto. Anche in questo caso, ignorando gli spunti costruttivi e le richieste di revisione più volte ricevuti, l’attuale amministrazione ha proseguito nei suoi intendimenti a dispetto di regole e leggi per poi giustificare apoditticamente se stessa definendo “abnorme” la decisione. Ricordiamo alla giunta Gattinoni che la discrezionalità urbanistica non è un lasciapassare per ignorare le regole.  Essa deve esercitarsi nel rispetto delle procedure, delle norme e delle garanzie dei cittadini. Le scelte discutibili dell’amministrazione, invece, unite alla comunicazione trionfalistica, minano la fiducia della comunità e confermano un atteggiamento poco trasparente”.

Concludono i consiglieri: “Sarà l’udienza del 19 febbraio 2026 a stabilire se l’Amministrazione ha rispettato correttamente l’ordinanza di riesame e su tale aspetto abbiamo già chiesto più volte chiarimenti sia in consiglio, che in commissione, che con istanze di accesso agli atti. Ma resta il dato politico: l’opera non solo è bloccata nel suo iter amministrativo ma neppure ha più la copertura economica regionale, e quindi non può essere presentata come un progetto solido e garantito. Sino a che entrambi gli aspetti saranno chiariti e definiti positivamente ogni dichiarazione di “opera confermata” è una mistificazione che offende la correttezza istituzionale e il diritto dei cittadini a un’informazione veritiera”.