De Capitani (Lega) torna all’attacco sui cartelli in dialetto

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LECCO – Picchia duro dalla bacheca del proprio profilo Facebook il consigliere comunale di Lecco Giulio de Capitani (già assessore regionale) che torna a puntare il dito contro la scelta dell’Amministrazione Brivio di togliere i cartelli stradali all’ingresso della città con la scritta dialettale di Lecco.

A giugno dello scorso anno era stata la capogruppo comunale della Lega Nord Cinzia Bettega ad alzare la voce contro la scelta che lo stesso sindaco Virginio Brivio aveva apertamente dichiarato essere sua: “Ho chiesto io di eliminare quei cartelli nel rispetto del codice della strada che li vieta perchè possono confondere l’automobilista – aveva detto durante il Consiglio comunale aggiungendo – Inoltre li ritengo un marchiamento del territorio che va al di fuori di una normale logica di comunicazione stradale” (Vedi Articolo).

Oggi De Capitani rincara la dose scrivendo: “Gli attuali amministratori comunali di Lecco (centrosinistra ed affini) hanno fatto togliere la targa “Lecch” perchè secondo loro “marchiava” il territorio. Di fatto si vergognano di come la città sia sempre stata chiamata dalla gente del posto. In compenso i “sinistri” sono d’accordo che ai cittadini di Lecco lo stato centrale “freghi” 250 milioni di euro all’anno di tasse pagate dai lecchesi, ma si preoccupano che Lecco diventi una città “multiculturale”: ovvero meno polenta, più cous cous, meno lingua locale più arabo. Chi non difende le proprie radici, offende la propria storia e i propri diritti”.