LECCO – Un legame che si consolida e che si ufficializza quello tra il Conservatorio di Como e l’Istituto civico musicale “Giuseppe Zelioli” di Lecco: mercoledì è stato infatti annunciato un accordo che mira ad una maggiore sinergia tra i due istituiti, nel segno della continuità dei percorsi formativi degli studenti.
“Da tempo era in corso una collaborazione concreta ed attività integrate tra Conservatorio e scuola civica – ha spiegato l’assessore all’Istruzione, Francesca Bonacina – alla luce di questa esperienza abbiamo realizzato un accordo che vuole integrare le attività tra le due strutture. E’ un punto di arrivo non scontato e di cui siamo molto onorati”.
Una soddisfazione bipartisan, espressa dalla parole del direttore del Conservatorio comasco, il professor Bruno Foti: “L’accordo con Lecco è il primo che il Conservatorio sancisce con un istituto di rilevanza territoriale – ha spiegato il direttore che ha poi riferito come la riforma introdotta nel 1999 abbia rivoluzionato la figura dei conservatori, trasformandoli – da quella realtà di oltre un secolo di tradizione, offerta a partire da studenti in età infantile a quelli in età matura, ad un luogo di formazione terziaria”.
Un’università della musica, insomma, che necessita di scuole di base altrettanto competenti in grado di dare un’adeguata formazione a quanti si apprestano ad affrontare l’esame d’ingresso e il percorso di studi del conservatorio. Qui entra in gioco l’Istituto Zelioli:
“Il grande passo per la nostra scuola sarà di collocarsi nella fascia a noi più consona, quella pre-accademica, permettendo ai nostri ragazzi di confluire verso i corsi accademici del conservatorio – ha sottolineato il direttore artistico dello Zelioli, Gianluca Cesana – Per questo è in atto un percorso di recepimento di quelli che sono i programmi dell’istituto conservatoriale, anche grazie alla collaborazione tra gli insegnanti dei due istituti”.
Una svolta importante per la scuola civica di Lecco, già al massimo nel numero di studenti (circa 332) e con domande di iscrizioni superiori alle proprie possibilità, tanto che lo scorso anno circa una ventina di richieste non sono potute essere accolte, come riferito dalla dirigente comunale del settore Cultura, Giovanna Esposito, accompagnata dalla direttrice del servizio Istituti Teatrali e Musicali, Edi d’Agnese.