Elezioni al Parlamento: i commenti “a caldo” dei protagonisti

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LECCO – Mezzanotte passata: c’è chi festeggia e c’è chi sente di avere poco da festeggiare in questa intensa maratona elettorale giunta a conclusione.

Senz’altro festeggia il meet-up di Lecco del Movimento Cinque Stelle, riunito al pub Marylin di Rancio: “Le persone si sono svegliate dal letargo – ha commentato Grazia Mennella, candidata M5S per Regione Lombardia – Puntavamo a questo risultato affinché i cittadini riuscissero a riappropriarsi della propria vita. Tutti insieme stiamo lavorando al cambiamento e al ritorno di una serenità e normalità. Adesso aspettiamo gli scrutini di domani per la Regione”.

Nel lecchese il movimento guidato da Grillo ha raggiunto una percentuale tra il 16-18% per entrambi i rami del Parlamento.

Un risultato che soddisfa anche Antonio Anzivino, anch’esso candidato M5S in Regione: “Abbiamo dimostrato di esistere, che siamo una forza reale nonostante i nostri mezzi esigui. Ora vedremo il darsi, nel frattempo lasciamo che si sfoghino tutti, poi capiranno che dovranno confrontarsi con noi”.

Possibile una convergenza con i democratici? “Un’alleanza con il PD mai – ha spiegato Anzivino – si potrebbe pensare ad un accordo di programma, come accade in Sicilia, lavorando su temi condivisibili; ma è ancora presto per dirlo”.

Risultato sorprendente anche per il Pdl, che ha dimostrato di avere una solida base di elettori in provincia di Lecco, oltre il 19% sia alla Camera che al Senato. Nonostante questo, non lascia trasparire nessuna emozione il vicecoordinatore Pdl Lecco, Antonio Pasquini  che abbiamo sentito poco prima del termine dello spoglio, ancorato davanti alla Tv insieme ai militanti del partito: “Siamo in trepida attesa dei risultati definitivi – fa sapere – Al momento il divario è allo 0,5% (sono le 23.48, ndr) e mancano 1500 sezioni da scrutinare quindi tutto può ancora accadere. E comunque i dati della Lombardia ci fanno ben sperare sull’esito di domani alle regionali”.

Poi Pasquini aggiunge: “Il vero sconfitto credo sia Pierluigi Bersani, quello che invece preoccupa è l’enorme consenso del Movimento 5 Stelle”. Il vice-coordinatore provinciale del Pdl aggiunge: “Il dato su Lecco Città dimostra che la coalizione di centro destra, seppur di poco, resta la prima coalizione. Sono convinto che se sapremo attuare qualche meccanismo di maggiore partecipazione recupereremo anche il voto dei Grillini – quindi conclude togliendosi due sassolini dalla scarpa – Sono felicissimo che Antonio Di Pietro, e Gianfranco Fini, che ha distrutto la destra Italiana, siano fuori dal Parlamento”. Tra i lecchesi eletti nelle fila del Pdl c’è il governatore uscente Roberto Formigoni, riconfermato l’on. Raffaello Vignali e l’on. Michela Vittoria Brambilla.

Si è detta soddisfatta anche la candidata alla Camera, Virginia Tentori, anche se non stacca “un biglietto” per Roma:  “Sono risultati meravigliosi ottenuto grazie al lavoro fatto dal Pdl e dal centro destra, che dimostra ancora una volta di avere le capacità di rispondere ai bisogni del Paese”, queste le prime parole di Virginia Tentori candidata alla Camera tra le fila del Pdl.

“Certo – prosegue – dispiace essere qui con lo 0,4% di distacco dal centro sinistra e immaginare che il Paese deve essere governato. Il mio auspicio è che alla fine prevalga il senso di responsabilità da parte di tutti, al fine di garantire il meglio di ciò che serve all’Italia e agli italiani. Per quanto riguarda il centro destra ne sono convinta, perchè il senso di responsibilità lo ha sempre avuto”.

Nessuna sorpresa invece per quanto riguarda il Movimento 5 Stelle: “Avevo il polso della situazione e il risultato non mi stupisce. So che si tratta di un voto di protesta che in parte arriva anche dal nostro elettorato, ma è un voto di protesta che non condivido perchè non è supportato da un programma preciso. La cosa che invece mi preoccupa è che lo scossone ai partiti, che ci poteva stare, ha dimensioni ragguardevoli e credo che questo si ritorca su tutto”.

Infine l’architetto Tentori commenta così il suo risultato: “Io alla Camera avevo una posizione non eccellente, ma sono contenta di aver partecipato. Credo che d’ora in poi si possa lavorare sul territorio per allargare il consenso e consolidare quello che il Pdl ha già ottenuto. Dobbiamo guardare avanti e al futuro con un minimo di prospettiva”.

Tra i candidati della provincia che si apprestano entrare in Parlamento, c’è Veronica Tentori (PD) oramai sicura alla Camera insieme al sindaco Cassago, Gianmario Fragomeli:

“Logicamente è una soddisfazione personale essere passata, ma la situazione in Italia è preoccupante, perché al Senato non c’è una maggioranza e si rischia di non riuscire a governare”. In effetti, la vittoria del Pd a livello nazionale che il risultato raggiunto ha lasciato l’amaro in bocca ai democratici; nel lecchese, poi la coalizione di centro sinistra va a stabilizzarsi di quasi 8 punti sotto il centro destra”.

Sono rimasta stupita dal centro destra – ha proseguito – perché dal Movimento 5 Stelle mi aspettavo un risultato forte ma che il PDL riuscisse a tenere con questi numeri no. Hanno tenuto anche in Lombardia nonostante gli scandali; forse qualche domanda dobbiamo farcela anche noi”.

Deluso anche Celestino “Tino” Magni (Sel) candidato al Senato, che vede sfumarsi Palazzo Madama: “Un risultato simile non me lo aspettavo, pensavo che il centro sinistra avrebbe vinto e anche in Lombardia ho creduto da subito che la partita si poteva giocare. E’ evidente che a far saltare ogni previsione è stato il grande risultato del Movimento 5 Stelle che di riflesso ha penalizzato il cenro sinistra e in particolare la sinistra. Di fronte al malcontento e alle difficoltà del Paese noi avevamo pensato di dare una risposta attraverso una proposta di Governo e invece è andata diversamente e ne prendiamo atto”.

Se qualcosa da rimproverarsi il centro sinistra l’ha, Magni non ha dubbi nel dichiarare: “Premesso che con i ‘se’ e con i ‘ma’ non si fa la storia, è altrettanto vero che dopo la crisi del Governo Berlusconi si doveva andare al voto, invece si è costituito un Governo di larga intesa che non è riuscito a risolvere i problemi della gente anzi, ne ha creati di nuovi ed così favorito a Silvio Berlusconi di prendere nuovamente piede e al Movimento 5 Stelle di catalizzare il malcontento dei cittadini”.

Per Sel e il centro sinistra si tratta di un risultato negativo – fa sapere Ercole Castelnovo (Sel) – E’ stato un modo di votare di pancia da parte di molti cittadini. Ogni volta si rincorre sempre qualche salvatore e si da retta a chi più strilla e urla”.

Riflettendo sul consenso ottenuto da Beppe Grillo e Silvio Berlusconi, Castelnovo commenta: “Non pensavo che il Movimento 5 Stelle raggiungesse così tanti consensi; mentre per quanto rigaurda Berlusconi se la gente lo ha rivotato significa che quello che ha fatto negli ultimi 20 anni non è stato abbastanza”.

Brinda invece alla vittoria il sindaco di Calolziocorte, Paolo Arrigoni, eletto al Senato: “Obbiettivo centrato – riferisce – voglio condividere questo risultato con tutta la sezione della Lega di Calolziocorte che ha lavorato tanto per la città e per la Val San Martino in queste settimane; prima di festeggiare voglio però aspettare i risultati di domani, solo con Maroni governato allora potremo davvero essere soddisfatti”. La Lega Nord nella nostra provincia si è attestata oltre il 14% su Senato e Camera.