PDL: sugli “ex” è scontro aperto tra Nava e Brambilla

Tempo di lettura: 4 minuti

LECCO – La parabola del “figliol prodigo” non si conclude sempre a lieto fine: lo stanno capendo in prima persona Alfredo Rusconi, Salvatore Miceli e Vito Carlo Rella, tutti e tre ex-Pdl aderenti al movimento Fratelli d’Italia, che nei giorni scorsi avrebbero avanzato l’ipotesi di un ritorno al partito berlusconiano.

Un ritorno all’ovile che non si farà, perché a chiudere loro le porte in faccia ci ha pensato l’on. Michela Vittoria Brambilla, commissaria del PDL provinciale, che in una nota ha fatto sapere di non essere interessata al loro rientro:

“Apprendo da notizie di stampa che alcuni esponenti di Fratelli d’Italia, peraltro candidati con FDI in occasione delle scorse elezioni, sarebbero intenzionati a ritornare al Pdl grazie ai buoni uffici del presidente della provincia Daniele Nava. In merito, preciso che il Pdl di Lecco non è interessato a tale operazione in quanto siamo soliti non “rubare” i candidati dei partiti alleati e con i quali si sta costruendo un percorso comune”.

Niente da fare quindi per Rusconi, presidente di LTM, Micheli, presidente dell’associazione Polizia di Stato e Rella, consigliere al Comune di Calolziocorte, che dovranno tornare sui loro passi.

“Il giorno che questi signori hanno deciso di lasciare il Pdl, rilasciando peraltro dichiarazioni di forte critica e non condivisione degli obiettivi statutari del nostro partito – rincara l’on. Brambilla – hanno scelto di intraprendere un’altra strada. Liberissimi di farlo, ma un partito non è un autobus, non si sale o si scende secondo il proprio bisogno. E sicuramente non lo è il Pdl, che proprio nei prossimi giorni completerà la sua strutturazione per potersi dedicare solamente all’ascolto dei cittadini”.

L’onorevole calolziese spiega i progetti futuri per il PDL Lecco, da lei amministrato dopo il commissariamento di inizio anno:

“Intendo favorire la nascita di un partito “aperto”, in cui tutti possano trovare attenzione e coinvolgimento. Diversi i ruoli e gli organismi previsti e dei quali intendo avvalermi: dalla istituzione dei vari dipartimenti con i responsabili di settore, ai ruoli più strettamente legati all’organizzazione, dai referenti locali, alla creazione di un comitato con funzioni di tipo propositivo. E naturalmente , tutti gli incarichi saranno assegnati cercando di dare voce alle diverse anime e componenti del nostro partito, che intendo riunire per gli obiettivi comuni, ma tenendo conto delle attitudini di ciascuno”.

“Con me – conclude l’on. Brambilla – non esisterà certo la logica delle poltrone e delle spartizioni di potere”.

LA REPLICA DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA, DANIELE NAVA:

Le dichiarazioni dell’on. Brambilla non sono affatto piaciute al presidente della Provincia, Daniele Nava, che è stato citato a proposito dall’ex ministro:

“I partiti, come ogni organizzazione dotata di statuto, hanno regole chiare e definite che ne regolamentano la vita e l’appartenenza di ogni singolo iscritto. Tali regole, come è evidente, non possono essere sovvertite né dal Presidente della Provincia Daniele Nava, né dal Consigliere Regionale Mauro Piazza né dall’Onorevole Michela Vittoria Brambilla. Chiunque ha diritto di chiedere il rinnovo della propria tessera al momento opportuno; tali richieste possono essere respinte eventualmente dagli organi centrali del partito”.

“Vien da ridere – ha proseguito Nava – nel constatare che il PDL ha consentito che potessero rinnovare la propria iscrizione persone espulse (vedasi i casi calolziesi), ha candidato alle recenti consultazioni Regionali e Nazionali persone trasmigrate dal Fli di Fini; probabilmente il Commissario non si era accorto di questi strani casi di autobus lasciati e ripresi. Altrettanto curioso è notare la situazione nella provincia limitrofa di Como: Sergio Gaddi, sconfitto alle primarie Comunali nel 2012 si candida con una lista opposta a quella ufficiale del partito e quest’anno, per le consultazioni della Camera dei Deputati, è stato comunque candidato nella lista Lombardia 2 per il nostro partito. Forse prima di parlare e rilasciare dichiarazioni sarebbe opportuno documentarsi sulle regole e informarsi sullo svolgimento dei fatti. Lo capisce anche l’ultimo degli iscritti che per un partito recuperare storie, amministratori e sensibilità differenti, oltre ad essere vocazione primaria del PDL stesso, costituisce una convenienza dal punto di vista politico e un atto di chiaro buon senso”