Basket. Derby a Calolzio, ma Olginate esce a testa altissima

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LECCO – Calolzio vince l’ennesimo derby – quattro su quattro! – e consolida la sua posizione in classifica. Lierna non molla e mantiene la seconda piazza. Vendramini troppo forte per Vercurago e Mandello perde un’altra volta nel finale.

Olginate. Un derby è sempre un derby, soprattutto se giocato in casa di una squadra – Olginate – che ha quasi eretto un fortino tra le mura amiche. La Carpe Diem Calolzio sembra non accorgersene e attraversa il lago con un po’ troppa supponenza, nonostante il fantastico gruppetto di bambini festanti, un esempio di tifo corretto e sportivo. Prima del fischio tutto il palazzo tributa un doveroso omaggio alla memoria di coach Bussola, vecchio allenatore biancoblu, scomparso in settimana.

Calolzio parte con la presenza imponente di Traorè vicino al ferro e un Amadio carico. Olginate non ha nulla da perdere e gioca sciolta. La tripla di Negri e il canestro di Luca Casati portano i lariani al primo vantaggio sul 9-7. Calolzio sembra svogliata, la NPO invece si affida troppo al tiro dalla media distanza, prendendoci pochino. Un bel canestro allo scadere di Todeschini chiude il primo quarto coi biancoblu sotto di soli tre punti.

L’inizio del secondo quarto è spumeggiante: cinque di fila per Lorenzon consentono ai ragazzi di Puglisi l’allungo sino al +4. Calolzio capisce che sta giocando col fuoco, accende i motori e mette in mostra un balzellante Borghi. 10-0 per gli uomini di Bertari, che però non riescono a dare continuità alle folate di cui sono capaci e, quando Redaelli inizia ad attaccare il ferro, si ritrovano con soli due punti di margine e una schiacciata sul testone. Ismael Traorè continua il suo lavoro in post, dove Olginate soffre visibilmente. A metà partita Calolzio è avanti 38-31.

Nel secondo tempo le squadre si affrontano senza esclusione di colpi, anche se c’è sempre la sensazione che Calolzio stia giocando con le marce basse. Traorè replica a Redaelli con una inchiodata tonante a una mano. Olginate ha punti da fuori dal solo Negri – 20 alla fine per “Shaggino” – e non si perde d’animo quando Bertari piazza la 2-3. I locali attaccano con pazienza, penetrando e trovando buone soluzioni. A fine terzo quarto il punteggio è di perfetta parità a quota 50.

La NPO parte forte nell’ultimo quarto. Due canestri consecutivi e il quarto fallo di Milan preoccupano gli ospiti e quando Redaelli delizia la platea con una schiacciata da cineteca – alleyoop su assist di Andrea Casati – i tifosi locali iniziano davvero a credere al potenziale upset. Ma le partite di basket vivono sugli episodi. Casati passa una potenziale tripla ammazza partita e dall’altra parte Paduano subisce fallo mentre tira da oltre l’arco. Dal potenziale +7 Olginate si ritrova con solo un punto di margine e l’esperienza di Borghi – miglior marcatore di Calolzio a quota 15 – riporta subito avanti gli ospiti. La NPO potrebbe arrendersi dinanzi alla solidità degli avversari, ma Luca Negri decide che non ne vuole sapere, sparando due triple consecutive che terrorizzano i tifosi ospiti. Purtroppo i coraggiosi sbarbati di Puglisi pagano una sciocchezza di Todeschini – fallo sul tiro di Paduano, altri tre liberi regalati – e la classe di un impresentabile Corbetta, che nel momento decisivo segna la tripla che riporta Calolzio avanti di un punto. Bertari non è tranquillo sul finale punto a punto e sfodera l’ “hack a cash”, mandando ripetutamente in lunetta Luca Casati. Il lungo olginatese – commovente per l’impegno profuso nella lotta corpo a corpo con Corbetta – sbaglia tutti i personali. A meno di un minuto dalla fine gli arbitri – fin lì più che discreti – decidono di incidere scioccamente nella partita comminando un evitabilissimo tecnico alla panchina di Olginate. Paduano prima e Cesana poi segnano un solo libero, lasciando alla NPO la palla in mano con 18 secondi sulla sirena. L’ennesimo 0/2 di Casati dalla lunetta è quasi decisivo. Dall’altra parte trema anche Borghi – due personali sbagliati! – ma Corbetta soffia sotto il naso il rimbalzo agli avversari e chiude il match siglando i due liberi. Alla fine di una partita meravigliosa Calolzio vince 69-64, sfruttando il carisma dei giocatori più importanti negli attimi decisivi. Olginate esce fra gli applausi del suo pubblico.

 

Lierna. Con una vittoria in trasferta sul campo di Rovello Porro la Lissone Interni Lierna conquista matematicamente l’accesso ai Play Off, obiettivo minimo di stagione. La vittoria però è stata tutt’altro che agevole. I lacustri partono male, chiudono sotto di quasi dieci punti il primo quarto e toccano anche i 15 di svantaggio nel secondo. L’esperienza di Molteni e l’energia di Smaniotto – 17 punti alla fine – permettono però agli ospiti di ricucire. Proprio una tripla del play tascabile di coach Colonnello da ossigeno a Lierna, permettendo ai lacustri di andare a riposo sotto di sole due lunghezze.

Nella ripresa la squadra lecchese sfrutta l’inerzia e non si volta più indietro. Ballarate e ancora Molteni – doppia doppia da 12 punti e 14 rimbalzi – chiudono il match sul punteggio di 70-58. Coach Colonnello può gioire anche per il rientro nei ranghi di Vismara, che tornerà utilissimo con l’avvicinarsi dei Play Off.

 

Mandello. La sfortuna non sembra abbandonare la Pol. Mandello di coach Testa. La squadra lariana cade – dopo aver disputato una partita gagliarda – sul campo di Morbegno, attuale quarta forza del campionato. La sconfitta avviene nei minuti finali, quando i valtellinesi fanno valere la maggiore motivazione – sono ampiamente in corsa per i Play Off – e il talento del 1992 Feloj, miglior marcatore a quota 13.

Il risultato finale vede Morbegno vincere 65-62.

 

Vercurago. Non sono queste le partite che Vercurago deve vincere per credere ancora in una difficile salvezza. La Cadorago di Ricci, Vendramini e Gugliotta è un osso troppo duro per i denti dei coguari, che comunque giocano la loro discreta partita. Cavalcando proprio l’ex Basket Lecco i comaschi guadagnano oltre dieci punti di margine già nel primo quarto. Un paio di triple del giovane Rocchi – miglior marcatore locale a quota 16 – provano a scuotere i lecchesi, che però sono palesemente inferiori agli avversari. Il 49-33 del riposo per gli ospiti la dice lunga sull’andamento della partita.

Nella ripresa la ADB abbozza una reazione, ma Cadorago è troppo esperta per buttare al vento questa partita. Gestendo bene la palla nella ripresa e sfruttando la precisione di Ricci – 19 punti alla fine – portano a casa il foglio rosa sul punteggio di 77-66.