LECCO – Non un fallimento ma quasi. Gli incontri “Oltre l’azzardo c’è di più” condotti da operatori ASL ed esperti in collaborazione con il Comune di Lecco stanno riscuotendo un insuccesso clamoroso.
A denunciare la situazione e in certo qual modo a lanciare l’allarme per l’indifferenza dei lecchesi verso il problema diffuso della ludopatia è Ivano Donato, assessore comunale alle Politiche sociali e di sostegno alla famiglia: “Purtroppo la risposta della città a queste iniziative si sta rivelando scarsa, con poche presenze a questi incontri che vogliono essere di conoscenza oltre che di informazione. Sembra che Lecco e i suoi cittadini non sentano il problema del gioco d’azzardo come un problema reale o tangibile o quanto meno sembra che al di là di iniziative generiche, non si voglia conoscere cosa sta dietro al fenomeno del gioco”.
L’assessore Donato sottolinea: “Quello che c’è dietro infatti è molto di più che un momento di denuncia che è e rimane pur sempre un aspetto importante e fondamentale, purtroppo però solo per sollevare il problema ma non per risolverlo. La prima sconfitta infatti è non accettare di conoscere o, peggio ancora, non riconoscere che magari il problema ci potrebbe riguardare da vicino“.
Un freno alla partecipazione potrebbe essere il “biglietto” d’ingresso agli incontri, 5 euro il costo, anche se non vi è l’obbligo di partecipare a tutti gli incontri.
Il primo ciclo di tre serate si è svolto il 22, 29 aprile e il 6 maggio durante le quali si sono offerte indicazioni e strumenti per migliorare il livello delle relazioni intrafamiliari e interpersonali condizionate dal gioco d’azzardo.
Il 7 maggio si è svolto il primo di altri tre incontri (i prossimi saranno il 14 e il 21 maggio) durante i quali si forniranno indicazioni e modelli operativi concreti per affrontare le problematiche legali che il gioco d’azzardo causa alle famiglie. Successivamente si terranno tre incontri (13, 24 e 27 maggio) dove si affronteranno i meccanismi e le illusioni del gioco d’azzardo; quindi ci sarà un ciclo di quattro incontri (4, 11, 18 e 25 giugno) dove il tema centrale sarà l’aspetto relazionale e infine il 6, 13, 20 e 27 giugno nell’ultimo ciclo si affronteranno i temi della sessualità e affettività.
“Non voglio credere che il freno alla partecipazione siano i 5 euro richiesti“, conclude sconfortato l’assessore Donato.