LECCO – La cura al disagio psichico parte della famiglie, perché se è in ospedale o nei centri psico-sociali che si delinea la terapia, è tra le mura domestiche e nel rapporto con i propri cari che il percorso di recupero del malato può fare passi da gigante. Un compito però non semplice quello affidato alle famiglie, inevitabilmente coinvolte nel malessere del proprio figlio o del proprio congiunto, spesso senza sapere come affrontarlo ed essere realmente d’aiuto.
Così anche a Lecco arrivano i corsi di formazione “famiglia a famiglia” e i gruppi di “aiuto aiuto” ideati da Progetto Itaca, associazione fondata da familiari di persone affette da disturbi della salute mentale che da 13 anni è impegnata in iniziative di supporto , informazione, prevenzione su questa tematica. Già dal settembre scorso sono iniziate le prime sessioni, presso la sede Asvap Lecco, e al prossimo settembre si replicherà.
Complessivamente, in tutta Italia, sono più di 600 i nuclei familiari che hanno scelto di farsi aiutare dall’associazione di volontariato: “A Lecco l’iniziativa ha avuto un eco positivo – ha spiegato Luigi Ajroldi, responsabile formazione di Progetto Itaca – questo perché potersi rapportare con altre persone coinvolte allo stesso modo nel disagio di un familiare malato crea una confidenza maggiore di quella che potrebbe intercorrere con un medico”.
Una formazione che non passa solo dalle famiglie, ma prima di tutto dagli stessi volontari di Progetto Itaca, come spiegato da una delle fondatrici, la lecchese Francesca Fiocchi Torrani: “I nostri sono volontari professionisti, impegnati costantemente in corsi specifici per poter svolgere al meglio la loro opera”.
Le proposte dell’associazione sono state appoggiate dal Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Ospedaliera di Lecco, tra la soddisfazione del direttore Antonio Lora , e della responsabile sociale del dipartimento, dott.sa Donatella Puccia:
“Da anni abbiamo una politica di collaborazione e integrazione con le associazioni dei familiari – spiega il dott. Lora – l’iniziativa di Progetto Itaca intercetta un bisogno molto diffuso e ampio delle famiglie, non solo di potersi confidare, ma soprattutto di ricevere informazioni che siano adeguate sul disturbo mentale e sulle modalità di affrontarlo. Un bisogno a cui spesso le strutture sanitarie non sempre riescono a far fronte per mancanza di tempo, spazi e risorse”.