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LECCO – Hanno suscitato dibattito le dichiarazioni del consigliere comunale del Pdl, Angela Fortino, in una nota ha criticato il patrocinio che l’Amministrazione comunale di Lecco, insieme a quella di Mandello, ha concesso alla campagna sociale promossa dall’associazione “Renzo e Lucio” per la giornata mondiale contro l’omofobia, che si celebrerà ufficialmente il 17 maggio.
Il consigliere PDL, oltre al patrocinio, ha contestato nello specifico il messaggio che lo spot ha voluto lanciare, ovvero quello di una famiglia che vive i suoi rapporti in maniera del tutto “normale” nonostante il diverso orientamento sessuale dei uno dei suoi componenti, nel caso specifico il figlio o la figlia.
Un accostamento a questa “normalità” che non è piaciuto alla Fortino che ha dichiarato: “Con la famiglia non si scherza e non si gioca, è un valore che ritengo indiscutibile e non mistificabile. Qual’è il significato di famiglia che si vuole far passare ai cittadini lecchesi con questo spot?”
Dall’amministrazione comunale così come dall’associazione fanno sapere di non volere commentare queste dichiarazioni per non alimentare la polemica, ma ad intervenire sulla questione è l’ex segretario Cgil, Alberto Anghileri:
“La consigliera Angela Fortino rivendica la “sacralità” della famiglia, intesa unicamente come intesa tra uomo e donna. Si potrebbe obiettare e dimostrare che tra le mura domestiche avvengono efferati crimini, che ogni anno tantissime donne vengono uccise dal marito-fidanzato-amante e via di questo passo. Facilissimo dimostrare che oggi esistono tantissime famiglie di tipo diverso che funzionano benissimo ma non c’è nessun sordo peggio di chi non vuol sentire”.
L’ex segretario conclude: “Non ho mai sentito la consigliera Fortino parlare della “famiglia” del suo leader che mi pare uno molto esperto in materia, ma come ha ben cantato Fabrizio De Andre “ognuno da buoni consigli se non può più dare il cattivo esempio”
