Aumenti Irpef, Boscagli (PDL): “Quanto costerà ai lecchesi?”

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Filippo Boscagli

LECCO – Riceviamo e pubblichiamo:

“Io capisco le difficoltà dell’amministrazione ma qui stiamo veramente scadendo di livello con attacchi personali di una grettezza invereconda, tra l’altro attacchi buttati lì mentre serenamente ammetti che alzerai – e di tanto – le tasse locali. il Sindaco, in estrema sintesi, dichiara l’intenzione di alzare le tasse comunali, concludendo l’analisi con l’attacco alla colpevole minoranza che critica e basta.

Giusto per una prima analisi della situzione per il cittadino lecchese: se pagavi poco di irpef pagherai forse lo 0,05% meno (cioè 7/8€ in un anno?) e ti va bene se hai un reddito tra 10 e 15.000 lordi così che non pagherai i tuoi 30/40€ all’anno. Ma se il tuo reddito famigliare è da dipendente o comunque da persona che fa una regolare dichiarazione dei redditi preparati, perché ad ogni normale aliquota corrisponderà un equivalente aumento della tassa comunale. Finalmente i ricchi pagheranno di più dicono, ricordando che già per le tariffe comunali a Lecco con 30.000€ di ISEE sei ricchissimo. Aspettiamo di sapere come saranno questi scaglioni, capire se quindi chi dichiara 30/40.000 pagherà quasi il doppio di quanto paga oggi passando dallo 0,3% allo 0,5 o addirittura allo 0,6%. Per gli altri, gli over 40.000€ da quanto si intuisce, con aumenti superiori al doppio di addizionale sarà veramente una “legnata”. A questo aggiungi la tassa rifiuti (+30%??) definita per legge, l’aumento del 13% delle tariffe dell’acqua approvato ieri, ed ecco pronto il pacchetto regalo ai lecchesi per le vacanze estive già serene prima figuriamoci oggi.

Ma un sano studio, condiviso e presentato alla città, a 360 gradi sui reali redditi ed effettive spese dei lecchesi prima di proporre modifiche? L’avevamo già chiesto prima di introdurrete nuove modalità di calcolo per i servizi alla persona (es. infanzia e mense), con una proposta iniziale di aumenti per tutti perché nessuno aveva fatto i conti. Quindi ora gradiremmo sapere quanto sarà per ogni tipologia di cittadino l’importo che dovrebbe pagare al sistema Comune di Lecco (a spanne una famiglia con 2 figli piccoli e redditi medi potvrebbe prendere nel prossimo anno una mazzata epocale). Però è difficile fare i conti quando le questioni di primaria importanza non arrivano da vie istituzionali ma dalla comunicazione dell’ufficio del Sindaco alla stampa, è ardua una valutazione senza che agli stessi amministratori venga dato alcunché in mano fino a quando il pacchetto sarò completo e già deciso (e sappiamo già, potrei scommetterci, che l’allegato sarà infarcito del termine EQUITA’). Con un serio esame di tutti i fattori si potrà dare un giudizio definitivo ed ipotizzare un cammino per risolverlo. Ci piacerebbe sapere quanto, questa manovra, costerà ad ogni lecchese, ad ogni famiglia, 10, 50, 300 €?

La cosa intollerabile è che a fronte del fatto che noi paghiamo non si riscontra il livello di servizi richiesto, non mi ripeto sul blocco di tutte le opere pubbliche e l’allegra gestione del traffico in mezzo ai lavori di Viale dante e ora il ponte Vecchio, basta l’indecoroso spettacolo di un’amministrazione che per 3 Consigli di fila non riesce nemmeno a portare in aula i propri consiglieri per una seduta dopo che noi avevamo garantito più volte anche con voti favorevoli la prosecuzione dei lavori (urca che opposizione brutta e cattiva, strumentale e becera!).

Questi sono fatti che nessun esperto di comunicazione o articolo ben soppesato può nascondere.

Spiace vedere il tentativo di fare a sportellate invece che prendersi responsabilità. Di fronte a tutto questo, insultare sul piano personale la minoranza che si permette di dire che le cose non vanno (ieri uno sguaiato ViceSindaco sulle nostre famiglie, oggi un acidissimo sindaco) costituisce veramente l’ultimo atto di un triste declino, invece di entrare nel merito delle cose si cerca di nascondere una crisi nera a spese dei lecchesi”.

Filippo Boscagli (PDL)